Legambiente Spoleto interviene contro l'abbattimento degli alberi all'interno dello stabilimento militare di Baiano.
La battaglia intrapresa dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali è anche la nostra battaglia, quella di tutti i cittadini che rispettano e cercano di salvaguardare l'ambiente.Tagliare una tale quantità di alberi ( circa 1.000 piante, di cui decine secolari), anche se dettato dalla volontà di ridurre la possibilità di rischio di incendi all'interno dello stabilimento, è una cosa che va attentamente ponderata, vanno messe in campo e valutate tutte le possibili alternative . Un atto del genere, qualora non “strettamente necessario”, è un vero atto “scellerato” . Le Pubbliche Istituzioni non possono chiedere rispetto delle norme ai cittadini, autorizzazioni al taglio ecc. e contemporaneamente abbattere piante protette da legge statali e regionali. E'fondamentale in questi casi un “comportamento virtuoso”.Il fatto in qualche maniera ricorda quanto successo nel 2002 quando Bush sottopose al Congresso una *Iniziativa per la Salute delle Foreste*, mirante a prevenire gli incendi che devastavano comunità, ed uccidevano la fauna selvatica riducendo in cenere milioni di acri di preziosissime foreste, tale “ricetta” prevedeva un aumento del taglio di legname nelle foreste nazionali.Sorrise quasi tutto il mondo.Ci appelliamo al Direttore dello Stabilimento di Baiano affinché non proceda a quanto preannunciato , di fronte alla crisi quella si, vera, che ha coinvolto lo stabilimento ed i suoi lavoratori. E' fondamentale definire prima il futuro dello stabilimento e dei lavoratori, che da anni è ancora incerto, e non compromettere irreparabilmente quello dei nostri figli che si troverebbero di fronte ad un territorio “scippato”, per una scelta sbagliata, dalla ricchezza e storia dei propri alberi.Per concludere citiamo San Bernardo da Chiaravalle : “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce t'insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà.”Confidiamo in un ripensamento.