La presidente Tese ha premiato gli chef stellati: "Non fate cucina, ma cultura". L'enogastronomia come volano per il turismo
“Quello che voi fate non è cucina, ma cultura. Di una regione molto identitaria, ma aperta al futuro, alle contaminazioni, di cui voi siete i veri ambasciatori”. Con queste parole la presidente Donatella Tesei ha accolto nel Salone d’Onore di Palazzo Donini gli chef stellati dell’Umbria, per complimentarsi con loro dopo il riconoscimento della Guida Michelin 2024, che non ha mai visto così tanti ristoranti stellati nel Cuore Verde d’Italia.
Tesei ha ricordato come l’enogastronomia sia uno dei settori trainanti del turismo in Umbria, insieme ai paesaggi e ai beni culturali. “Il vostro lavoro – ha aggiunto – farà maturare nei turisti la voglia di tornare in Umbria”.
A Palazzo Donini sono arrivati Luca Vissani, per il ristorante Casa Vissani; Fabio Cappiello e Fumiko Sakai di Vespasia; Marco Lagrimino del ristorante L’Acciuga; Ada Stifani, di Ada Gourmet; Giulio Gigli per Une; Andrea Impero di Elementi Fine Dining.
Luca Vissani, portando anche il saluto dal padre, ha ricordato l’impegno per avere e per mantenere la stella Michelin. Stella a cui Vespasia ha aggiunto quest’anno quella verde, che premia la sostenibilità. Conferma per Marco Lagrimino del ristorante L’Acciuga. “E’ un riconoscimento anche per Foligno, la mia città” ha detto Giulio Gigli, con l’impegno di mantenere lo standard raggiunto. Andrea Impero ha parlato dell’obiettivo fortemente voluto e raggiunto insieme alla famiglia Sfascia: “Cinque anni fa era quasi un’utopia far collaborare i fornitori. Ci siamo riusciti e il ringraziamento va anche a loro”.
La presidente Tesei ha infine regalato agli chef stellati un gagliardetto con il simbolo della Regione come riconoscimento ulteriore dei successi ottenuti, un dono che riconosce l’importanza promozionale di tutto il settore.