La Servizi Ospedalieri spa è ufficialmente il nuovo gestore del servizio di lavanoleggio e sterilizzazione negli ospedali dell’Umbria. Lo ha sancito il Consiglio di Stato, che ha respinto anche il secondo ricorso presentato dalla Sogesi, che ha gestito tale attività negli ultimi anni.
La gara e il contenzioso
L’atteso pronunciamento, su cui in realtà c’erano poche speranze, è stato pubblicato oggi (2 marzo 2020). Fino ad oggi Sogesi aveva continuato a gestire il servizio di lavaggio e noleggio all’interno degli ospedali e delle aziende ospedaliere dell’Umbria forte della sospensiva che era stata concessa finora. Ora, però, subentra la nuova società che ha vinto la gara d’appalto che era stata indetta a fine 2015 da Umbria Salute.
Un contenzioso legale piuttosto complesso quello inerente l’affidamento del “servizio di lava-noleggio e ricondizionamento di dispositivi tessili e di superfici antidecubito e di fornitura di kit sterili per sala operatoria per le aziende sanitarie ed ospedaliere dell’Umbria”. Sogesi, dunque, cede il passo alla società concorrente attiva già in altre regioni italiane.
L’interesse della politica sulla Sogesi
L’appalto in questione ha mobilitato negli ultimi mesi anche la politica. A preoccupare è il futuro di circa 250 lavoratori degli stabilimenti di Ponte San Giovanni, Cannara e Stroncone. Attualmente, infatti, i livelli occupazionali sono rimasti più o meno inalterati, come aveva fatto notare di recente l’assessore regionale Michele Fioroni.
Ma per la Sogesi ora le cose si complicano, visto che già nel 2018 l’azienda umbra ha perso l’analoga gara nel Lazio. Ora quella umbra. Lo stesso Fioroni aveva spiegato in consiglio regionale come “dalla conclusione della vicenda dipenderanno i futuri piani industriali, dato che i due appalti (Umbria e Lazio) pesavano 26 milioni di euro nel bilancio dell’azienda”.