Sempre meno spoletini portano i loro rifiuti alla stazione ecologica di Santo Chiodo e sempre più invece sarebbero gli incivili che abbandonano oggetti ingombranti nei pressi dei cassonetti o nel bel mezzo di campi o comunque in zone poco frequentate. Nonostante l'apertura il sabato e la domenica mattina dell'oasi ecologica (dove sono previsti anche sconti sulla Tarsu per chi conferisce rifiuti) è in calo il numero degli utenti. Del 5% circa, secondo quanto hanno rivelato gli stessi vertici della Vus durante la riunione di commissione consiliare in cui si è parlato della delibera della giunta sulla raccolta differenziata. Delibera in cui si cambiano le tabelle degli incentivi a chi porta i rifiuti ingombranti nell'oasi ecologica, proprio per favorire il suo utilizzo.
Un provvedimento che secondo il consigliere comunale di An Gianmarco Profili servirebbe però a poco, viste le discariche a cielo aperto che “fioriscono” in tutto il territorio spoletino. Particolare il caso nei pressi di Uncinano, lungo la strada provinciale al bivio per il tiro a volo. Qui infatti sono presenti non una, ma ben due discariche abusive. Proprio accanto alla fermata dell'autobus. Fino a meno di un mese fa nello stesso posto invece c'erano due cassonetti, ora spariti. Ma cosa è successo?
“Qualcuno un po' di tempo fa – racconta Profili – ha scaricato un cumulo di inerti vicino al cassonetto. Poi sono arrivati anche i pacchi di giornali e di carta, che con il passare dei giorni hanno invaso il campo adiacente”. Uno spettacolo indecoroso, che i residenti della zona hanno segnalato alla Vus. Sono quindi spariti i rifiuti “leggeri”, mentre gli inerti sono rimasti al loro posto. Poi, una ventina di giorni fa sono spariti anche i due cassonetti dell'immondizia, secondo gli abitanti della zona per “punizione” e per disincentivare altri incivili ad abbandonare rifiuti particolari. L'unico risultato che però si è ottenuto è stato proprio il contrario. In quel tratto di strada è adesso presente una discarica abusiva che si alimenta di giorno in giorno. Stamattina c'erano elettrodomestici di ogni sorta, mobili vari, rifiuti organici, bottiglie di plastica, piastrelle e persino tre batterie per auto. Pochi passi più in là, attraversando la strada, altri rifiuti abbandonati: pannelli di truciolato e neon.
E pensare che a Napoli nei giorni scorsi è stato compiuto il primo arresto nei confronti di un cittadini che abbandonava i rifiuti. A Spoleto, invece, sembrerebbe che nessuna controlli. Nemmeno dove i cittadini segnalano situazioni da risolvere. E se è vero che l'inciviltà della gente la fa da padrona in questi casi, la gestione dell'oasi ecologica secondo Profili non aiuta. Già perché se si vanno a scaricare i rifiuti nell'area apposita di Santo Chiodo, non c'è nessuno che dà una mano, ma si deve fare tutto da soli. E che dire della raccolta domiciliare dei rifiuti ingombranti? Il consigliere di An racconta la sua esperienza: “Dovevo buttare dei mobili e ho telefonato al numero verde della Vus. Mi hanno detto che potevano venire a prendere solo 6 pezzi per volta e gli altri mobili potevo lasciarli sotto casa, ma loro non sarebbero venuti a ritirarli se non dopo una ventina di giorni. E chi non può tenerli né dentro casa né sotto? – si chiede Profili – Probabilmente li abbandona chissà dove”.
Se la raccolta porta a porta funziona bene, quindi, l'appello è a migliorare il funzionamento delle stazioni ecologiche. Aumentando anche i controlli per disincentivare l'inciviltà delle persone.
(Sara Fratepietro)