La sicurezza in centro può attendere: tagli alla Polizia locale | Le domande e le risposte (anche mancate), dal Festival al ruzzolone allo ius culturae - Tuttoggi.info

La sicurezza in centro può attendere: tagli alla Polizia locale | Le domande e le risposte (anche mancate), dal Festival al ruzzolone allo ius culturae

Carlo Ceraso

La sicurezza in centro può attendere: tagli alla Polizia locale | Le domande e le risposte (anche mancate), dal Festival al ruzzolone allo ius culturae

Dom, 30/06/2024 - 08:44

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Ci vuole pazienza a Spoleto per vedere risolti anche gli impegni più urgenti, come ad esempio la sicurezza in centro (ma potrebbe essere anche la tematica dell’occupazione e dello sviluppo economico).

Di fronte ai sempre più gravi episodi di vandalismo che si verificano nel centro storico da mesi nelle ore della movida – da ultimo pure con lancio di bottiglie in un appartamento – l’Amministrazione comunale, chiamata giovedì fino alle 20 di sera per il consiglio comunale, ha fatto spallucce appellandosi al solito “stiamo facendo… stiamo verificando…vedremo…faremo”.

Neanche l’inaugurazione del Festival dei 2 Mondi è riuscita a smuovere le acque. L’esito di quest’ultima assemblea ha convinto un comitato dei residenti a passare dalle parole ai fatti, ma solo nei prossimi giorni se ne potrà sapere di più.

Così, dopo i lavori della mattina passati sostanzialmente ad approvare la pratica per il Chiostro di San Nicolò, alle 15 si è tornati in aula con l’assenza, giustificata, dei consiglieri Grifoni e Lucentini. Che l’aria in maggioranza resti tiratissima lo si intuisce da certi interventi della giunta dove anche chi ha specifiche deleghe preferisce scaricare le responsabilità su altri.

Consiglio comunale, dalla sicurezza al Festival al ruzzolone

La prima a prendere la parola è stata Alessandra Dottarelli (Alleanza civica) che, denunciando come sia passato un mese dalla richiesta conferenza dei capigruppo, nulla si sia ancora fatto sul fronte della sicurezza. A cominciare dalle videocamere di sorveglianza. Ma non è tutto. Perché la consigliera di Alleanza civica ha lanciato una “bomba” destinata a scuotere il palazzo: “mi risulta che durante l’ultimo incontro con la delegazione trattante” ha detto la Dottarelli “il Comune ha proposto di tagliare l’indennità per il servizio esterno da 9 a 5 euro al giorno. Chiedo se sia vero” ha detto rivolgendosi all’assessore con delega alla sicurezza Stefano Lisci.

Che sul punto, forse per l’imbarazzo o magari perché all’oscuro della vicenda, preferirà non rispondere. Quindi da una parte, finora a parole, si promette di intervenire per aumentare la sicurezza dei commercianti ligi alle norme e dei residenti; dall’altra si tagliano i fondi alla polizia locale. Un pò come lasciare aperta la porta dell’Avis sapendo che si aggira Dracula.

Dalla maggioranza Enzo Alleori concentra il proprio tempo sui problemi dei trasporti pubblici con la eliminazione delle linee per Montebibico, la mancata fermata a Strettura per la Terni-Spoleto, quelle per Ocenelli, San Brizio e Terraja. “Mi auguro che corriate ai ripari” ha detto in conclusione il capogruppo al quae più tardi si rivolgerà sempre Lisci assicurando che il “Comune farà la propria parte, magari con una mozione della maggioranza (?, n.d.r.) il sindaco potrà muoversi meglio nel recriminare le giuste aspettative delle frazioni”.

E’ la volta dell’opposizione con Giancarlo Cintioli che, volendo trattare il tema del Festival, avrebbe preferito la presenza del Sindaco e Presidente della Fondazione menottiana ma alla fine si convince a intervenire dicendosi “molto preoccupato per il futuro della kermesse. Ho partecipato all’ultima assemblea dei soci, dove è stato approvato il bilancio, ed è evidente come la manifestazione viva solo sulle spalle del ministero più di 5 milioni di euro, cui i affiancano i sempre più deboli investimenti delle due banche e della Regione che quest’anno ha tagliato anche seimila euro.  E’ preoccupante che non si siano ricercati partner privati, “intelligenze” capaci di portare risorse aggiuntive. Stessa problematica per il Teatro Lirico Sperimentale dove abbiamo da pochi giorni salutato l’avvio del nuovo Cda e la nomina del presidente (l’avvocato Roberto Calai, n.d.r.)”

Tra gli interventi quello di Diego Catanossi (Spoleto 2030) che oltre a ricordare le vicende delle notti da incubo in centro e i problemi delle scuole, affronta, per rimanere in tema di sicurezza, l’ultimo incidente avvenuto alla Saffa auspicando che, oltre ad una migliore sinergia tra azienda e autorità in caso di emergenza, si vada verso una delocalizzazione della stessa.

Bonanni del M5S denuncia dapprima la pericolosità della strada Flaminia nel tratto dal Conad al Centro sportivo Flaminio affrontata da alcuni conducenti a forte velocità, anche con sorpassi che mettono a rischio la sicurezza di pedoni e altri automobilisti.  La Albertella risponderà poi che prossimamente partiranno i lavori per una rotonda all’altezza del centro sportivo mentre si valuterà la possibilità di alcuni attraversamenti pedonali così da rallentare le corse dei ‘folli’ e aumentare la sicurezza di quel tratto di strada.

Il capogruppo grillino poi si lancia in una analisi del voto di Perugia (che ha riportato il centrosinistra alla guida del capoluogo di Regione dopo 10 anni) e sottolinea come “l’aria del cambiamento” sia partita proprio con le elezioni di Spoleto dell’ottobre 2021 che seguivano la sfiducia alla giunta di centro destra (con il M5S in appoggio esterno) di Umberto De Augustinis. Senza entrare nel merito della analisi politica, viene da chiedersi quali risultati ha prodotto la “nuova aria” di Spoleto in questi primi tre anni di legislatura e magari confrontarli con quelli di altre città dell’umbria, che siano guidate dal cdx o dal csx.

Alessandro Cretoni di Fd’I, richiamato il discorso di Bonanni, chiede alla presidenza del consiglio se sia possibile fare analisi elettorali durante le comunicazioni. La risposta è negativa ma ormai la “frittata” è stata fatta (la sconterà in compenso poco dopo la Dottarelli che riuscirà appena a esortare la giunta a fare meno campagne elettorali in giro per l’Umbria e a darsi da fare di più per la città).  

Cretoni annuncia poi di aver presentato un esposto al prefetto di Perugia per il comunicato emesso dal Comune a seguito del voto sul bilancio della Vus, nota in cui veniva criticata l’opera del sindaco di Foligno Zuccarini impegnato nella campagna amministrativa in violazione delle norme sul silenzio elettorale in capo agli enti. Infine ha chiesto se la scelta dei moduli scolastici a Santo Chiodo sia compatibile con la presenza di polveri sottili e se risponda a vero che l’azienda sanitaria abbia uno studio allergenico su questa area.

Le risposte della Giunta

Tra le varie risposte fornite dalla Giunta, sono degne di attenzione quelle della Albertella in merito al circolo tennis di montarello dove non tutte le strutture (tra cui 3 dei 4 campi da tennis) dovranno essere abbattute, in attesa del bando di gara per l’affidamento degli impianti che verranno realizzati a ridosso del nuovo centro conad.

Buone notizie anche per gli amanti del ruzzolone – anche qui il centro è in una zona a rischio esondazione – dove l’amministrazione sta valutando dei nuovi spazi dove trasferire il circolo. Circa la scuola di Santo Chiodo l’assessora ha chiarito che “non risultano prescrizioni circa le polveri sottili non fosse che l’area è già destinata alle attività di protezione civile”.

Più evasiva la risposta di Stefano Lisci sul tema della sicurezza per i residenti del centro storico: “i lavori delle videocamere partiranno entro fine luglio per terminare entro la fine dell’anno, presumibilmente entro il mese di ottobre. Sul fronte delle azioni da mettere in campo faremo come lo scorso anno con i residenti che erano rimasti abbastanza soddisfatti…solo nell’ultima settimana, negli ultimi dieci giorni si sono ripresentate nuove situazioni (criticità, n.d.r.). Da una mail so che per la prossima settimana sono stati fissati dal sindaco due incontri, uno con i commercianti, uno con le forze dell’ordine”. I proventi delle contravvenzioni potranno essere utilizzati per la sicurezza stradale, ha assicurato il vice,  come una “rotatoria a San Martino, mentre per il 2025 penseremo alla zona di Morgnano e San Nicolò”.

Dello Ius soli e Ius culturae

Più di un imbarazzo, con immediato ritiro della pratica da parte del capogruppo Cesaretti del Pd, ha suscitato la discussione delle varianti allo Statuto comunale in tema di ius soli e ius culturae. La mozione di Ora Spoleto (prima firmataria Maura Coltorti sostenuta dall’assessora Luigina Renzi), fatta propria da Pd e M5S, puntava in buona sostanza a istituire simbolicamente la cittadinanza onoraria a tuti i minori stranieri con cerimonia di consegna “in evento pubblico quale la Giornata internazionale dell’infanzia”. Una iniziativa lodevole, magari da aggiustare meglio preferendo un riconoscimento meno “impattante” qual è, per le norme vigenti e il comune sentire, quello della cittadinanza onoraria.

Una sensibilità spiccata quella mostrata dal centrosinistra che non fa pendant con la cronica assenza, solo per fare un esempio, dell’albo delle coppie di fatto, istituto giuridico già adottato da un decennio da vari comuni dell’Umbria.

Ius soli e ius culturae, da 1h 47′

Ad aprire i lavori è il presidente della commissione normativa e capogruppo Pd, Federico Cesaretti, che ricorda la mozione che impegnava la giunta a modificare lo statuto per introdurre richiamando simbolicamente lo ius soli e ius culturae” (che si scrive culturae ma si pronuncia culture, ma questo è un po’ come chi nella stessa aula pronuncia odit per audit, a steige per stage, n.d.r.).

A spiazzare l’aula ci ha pensato la consigliera Dottarelli che in apertura di dibattito chiede alla promotrice Coltorti e a Cesaretti cosa significhi il preambolo alla modifica della norma nella parte in cui scrivono che la “istituzione di un riconoscimento per minori nati in Italia da genitori stranieri residenti in italia e per minori nati all’estero che abbiano  concluso in Italia almeno un ciclo scolastico completo, al fine di modificare alcune prassi che possono essere discriminatorie in materia di residenza”. Che prassi discriminatorie ci sono a Spoleto, chiede Alessandra Dottarelli, quando la residenza si ottiene con la presentazione del passaporto e del permesso di soggiorno? Panico in aula.

la consigliera Alessandra Dottarelli

Dai banchi si guadagna tempo, si legge e rilegge la castronata sfuggita a tutti. fino a quando il consigliere Piccioni, nelle vesti del pompiere Grisù, seppur dai banchi dell’opposizione chiede 2’ di sospensione. Ne passeranno 15 ma sufficienti a Cesaretti per dichiarare il ritiro della pratica pe essere di nuovo esaminata in Commissione. Anche perché in aula il csx non ha i numeri per raggiungere quella maggioranza qualificata richiesta per variare lo Statuto comunale.

Alla Dottarelli che ironicamente aveva stigmatizzato la mozione proponendo il riconoscimento della cittadinanza onoraria a tutti i cittadini di Spoleto, segue e ruota Alessandro Cretoni: “è imbarazzante discutere questa pratica; non a caso avevo proposto che fosse messa all’attenzione della conferenza dei capigruppo per un approfondimento e un necessario confronto. Invece con la vostra arroganza non si a da nessuna parte. Oggi l’assessora Renzi mi a detto “Cretoni la pratica è questa se hai proposte bene, altrimenti si vota questa”. Dunque anche oggi avete inscenato un teatrino pur di assare una anomali in sfregio dell’articolo 8 che prevede la cittadinanza onoraria a personalità che si siano distinte per particolari benemerenze. Voi invece volete paragonare ogni cittadino straniero con un ciclo di istruzione a quanti negli anni hanno avuto riconosciuto il proprio impegno in favore della città: parliamo di Salvatore Quasimodo, Monsignor Alberti, Giovanni Carandente, Hellen Stewart, Monsignor Chiaretti, Carla Fendi il II Reggimento Granatieri di Sardegna e l’Istituto di Polizia Lanari. Se per voi è la sessa cosa…”.

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