In Umbria ci sono 1698 detenuti, di cui 105 in 41 bis, 256 nel circuito dell'alta sicurezza, 1197 di media sicurezza e 140 semplicemente “protetti”. Partendo da questi dati il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, Ilse Rusteni, ha riepilogato l'attività delle carceri umbre nel corso della celebrazione regionale del 194simo anniversario di fondazione della Polizia Penitenziaria, che si è tenuta stamattina presso la sala dei Notari di Perugia, alla presenza della presidente delle regione Marini, del presidente della provincia Guasticchi e del sindaco di Perugia Boccali.
“I quattro istituti della regione comprendenti le case circondariali di Perugia e Terni e le due case di reclusione di Spoleto e Orvieto, vivono realtà eterogenee che, nel complesso, abbracciano in termini di attività svolte e di tipologie di detenuti presenti, la quasi totalità del panorama penitenziario nazionale”, ha detto la Rusteni, che ha descritto nel dettaglio l'attività della polizia penitenziaria, dai nuclei Traduzioni e Piantonamento – che operano tra aeroporti e aule di giustizia – alle attività all'intenrno delle carceri. Qui, secondo la Rusteni, la media del rapporto tra agenti e detenuti e di uno ogni cinquanta: un numero stressato dall'annoso problema del sovraffollamento delle carceri.
“I reparti umbri hanno fronteggiato poco meno di 730 eventi critici, essenzialmente riconducibili a risse, aggressioni, gesti autolesionistici, manifestazioni individuali e collettive di protesta, riuscendo a sventare numerosi tentativi di suicidio”, ha detto la Rusteni. “Questi dati sono indubbiamente indice del forte disagio vissuto dalla popolazione detenuta, determinato anche dal citato sovraffollamento che determina difficili condizioni di vita, che si ripercuotono sul livello di benessere lavorativo del personale dei nostri reparti, rendendo tale lavoro faticoso e logorante”.
Secondo la Rusteni, questa situazione sta per aggravarsi ulteriormente, in seguito alla prossima nuova apertura di un padiglione detentivo presso il carcere di Terni, che ospiterà ulteriori 250 detenuti, di una nuova sezione sempre a Terni per altre 20 persone, e di una nuova sezione a Spoleto, che ne ospiterà altre 40.
GLI INTERVENTI DI ALFANO E NAPOLITANO Nel corso della mattinata sono stati anche letti degli interventi siglati dal ministro della Giustizia Alfano e dal presidente della Repubblica Napolitano. Il guardasigilli, proprio a proposito del sovraffollamento delle carceri (Alfano ha parlato di 67 mila detenuti in Italia), ha voluto ricordare l'impegno del governo nell'edilizia carceraria: “lo scorso mese di febbraio si sono concluse tutte le progettazioni definitive dei 20 padiglioni previsti da realizzare in ampliamento sui sedimi carcerari esistenti”.
Napolitano ha infine elogiato l'attività della polizia penitenziaria, che “anche in un momento reso più difficile e faticoso dal sovraffollamento carcerario, assolve in silenzio alle sue complesse e delicate funzioni con dedizione, competenza, coraggio e umanità”.
(Fda – Foto Stefano Dottori)