Cl.Bi.
Il sindaco Mismetti deve prendere atto di non avere più una maggioranza solida e compatta e rassegnare le dimissioni, solo tornando ad elezioni anticipate salveremo la città da un’amministrazione comunale in agonia che rischia di dare la mazzata finale ad una Foligno già in crisi totale. Questo il succo della conferenza stampa unitaria convocata questa mattina dal leader del centrodestra Daniele Mantucci, dal capogruppo del Popolo della Libertà Riccardo Meloni, dal capogruppo dell’Udc Massimo Metelli e da Stefania Filipponi di ‘Impegno Civile’. Ognuno ovviamente ha portato le sue specifiche richieste, in particolar modo Stefania Filipponi ha rivolto un appello ai tre dissidenti sfidandoli a portare in aula il documento e consentendone pertanto la discussione in Consiglio comunale.
Di seguito riportiamo il comunicato stampa di Daniele Mantucci a nome dei gruppi di centrodestra in Consiglio Comunale
Il Sindaco non ha più una maggioranza che lo sostenga: deve prenderne atto e rassegnare immediatamente le proprie dimissioni. Il suo progetto politico è clamorosamente fallito. L’abbiamo sempre detto: inverosimile coacervo di interessi e di ideologie, da lui messo artificiosamente insieme, poteva vincere le elezioni, ma non avrebbe potuto governare la città. Così è stato.
Di fronte ad ogni problema la Giunta Mismetti si è dimostrata confusa, debole e inadeguata. I contrasti interni alla coalizione hanno totalmente paralizzato l’azione del Sindaco, che ha subito, impotente, una serie impressionante di sconfitte e umiliazioni: la fine della CA.RI.FO., il declassamento ferroviario, lo smantellamento del Centro Nazionale di Scanzano, la totale mancanza di efficaci strategie per la sicurezza dei cittadini e dei loro beni, l’insuccesso della raccolta differenziata dei rifiuti, il fallimento della Società Mattatoio, la crisi gestionale degli impianti sportivi, le dimissioni di Sergio Villa dalla presidenza della VUS e la dubbia regolarità della sua sostituzione, le surreali vicende della Foligno Nuova, le disavventure della FILS, il default della Spigadoro, il naufragio delle consulte di quartiere, il caso Grassetto, la prossima chiusura degli uffici giudiziari, la disastrosa conduzione dei lavori di ripavimentazione e la conseguente chiusura di tante attività, il decadimento del Centro Universitario, la programmata cancellazione della ASL3, il persistente degrado dell’ex zuccherificio, gli innumerevoli consigli comunali saltati per mancanza del numero legale.
L’inconsistenza della Giunta ha alimentato una strabordante azione del Direttore Generale, che da un lato ha compresso le funzioni dei tanti dirigenti, dall’altro ha finito per sostituirsi al Sindaco, esercitando, di fatto, un ruolo di indirizzo politico del tutto anomalo, in quanto non legittimato da una investitura elettorale.
Abbiamo infinite volte denunciato i catastrofici errori della Giunta Mismetti. Le nostre valutazioni sembrano ora condivise da una rilevante parte della (ex) maggioranza. In particolare, componenti dello stesso PD, all’interno e all’esterno del Consiglio Comunale, denunciano le carenze del Sindaco e pretendono “un cambio di passo urgente e deciso”. Tuttavia, le critiche largamente mosse a Mismetti sono così radicali e gravi da fare apparire inverosimile un ruolo attivo ed efficace dello stesso Mismetti nell’indispensabile rilancio della città. Il tempo è scaduto. Non c’è più spazio per parole e promesse. Non basterebbero rimpasti e cerotti per dare vitalità ad una Giunta agonizzante. In questo difficile momento, Foligno non può permettersi altri due anni di liti e paralisi. Occorre subito una nuova amministrazione. Occorre andare, con urgenza, alle urne.
Modificato alle 14:41