All’indomani dei funerali di Anna Maria Cenciarini, la 55enne uccisa a coltellate nel suo casolare di Varesina (Città di Castello), l’intera famiglia della donna è apparsa su Canale 5, invitata nel salotto preserale di Pomeriggio Cinque, trasmissione condotta da Barbara D’Urso.
In collegamento con Roma c’erano infatti i fratelli di Anna Maria, il figlio Christian con la moglie Jessica, il legale di Federico Vincenzo Bochicchio e, ovviamente, il padre Antonio. E’ stato proprio quest’ultimo, sollecitato dalle incalzanti domande della presentatrice napoletana, a fare un ritratto del figlio Federico, ancora in carcere con l’accusa di omicidio aggravato: “Federico è un ragazzo come tutti, con i suoi alti e bassi, la sua passione per il calcio e il suo sogno televisivo che però non riusciva a raggiungere”. Il padre del 21enne ha raccontato anche come suo figlio minore usasse uscire spesso direttamente dalla finestra della sua camera, diventata “una casa nella casa”, dove passava ore ed ore.
“Non c’era nessun segno che potesse far pensare a quello che è accaduto”, – ha aggiunto Antonio sottolineando che, comunque, “per essere ritenuto colpevole, uno deve prima essere condannato”.
Non riesco proprio a darmi risposte a certe domande
“Ho ricevuto la telefonata di Federico, mentre ero al lavoro, intorno alle 9.45″ – racconta Antonio ripercorrendo le fasi di quel giorno, quando una volta raggiunta l’abitazione avrebbe trovato Anna Maria riversa a terra in un lago di sangue e il figlio al piano superiore che continuava a ripetergli “Non ho potuto fare niente“.
Durante la trasmissione ha preso la parola anche l’avvocato Bochicchio, difensore di Federico, che ha ribadito come alcuni dettagli della vicenda siano ancora nell’ombra, su tutti la sospetta “pulizia” della scena del delitto e dello stesso pigiama di Federico, indossato in quella tragica mattina di dicembre.