“Il compagno Angelo Scatena, seppure non indagato, né raggiunto da alcuna comunicazione da parte dell’autorità giudiziaria, si è auto-sospeso dall’incarico di segretario della Fp Cgil di Perugia, a massima tutela della nostra organizzazione“. Così la Cgil dell’Umbria comunica la decisione di Scatena, finito nelle carte della Procura di Perugia che indaga sulla Sanitopoli all’ospedale. Scatena compare in una foto scattata dalle telecamere nascoste poste dagli inquirenti nell’ufficio del direttore generale Emilio Duca. Secondo i pm, Scatena era lì per segnalare nomi di candidati ad un concorso, così da favorirli.
“La Cgil Umbria, con tutte le su strutture – scrive il sindacato – ha espresso, dal primo momento, un severo giudizio di fronte all’illegalità diffusa che sembra emergere dall’inchiesta sulla sanità. Come affermato dal nostro segretario generale, la magistratura deve fare la sua parte fino in fondo e quello che non funziona va affrontato”.
La Cgil difende il personale dell’Azienda ospedaliera: “Teniamo a sottolineare che l’onestà e la professionalità del personale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia è stata dimostrata nel corso degli anni, raggiungendo risultati importanti nella tutela della salute delle persone. Per la Cgil, dunque, le inchieste in corso non devono oscurare il buon operato di medici, infermieri e personale amministrativo, il cui obiettivo è e resta la salute dei pazienti“.
Sanitopoli, adesso è scontro tra i sindacati
Nei giorni scorsi il Nursind, sindacato degli infermieri, aveva preso le distanze da Uil e Cgil, rivendicando la propria “estraneità al sistema“.