Il racconto della passione e morte di Gesù Cristo, già contenuta nella predicazione apostolica e risalente ai tempi della liturgia paleocristiana, tanto da ipotizzarne la sua presenza liturgica antecedentemente la redazione scritta, cominciò molto presto a ricevere una veste musicale. Se fino al secolo XII tanto nella teologia come nelle arti figurative la passione venne considerata da un punto di vista che si potrebbe definire didattico, quale evento redentore e di remissione dei peccati, e la croce considerata sotto l’aspetto di scuola dell’imitazione di Cristo come forma di vita, a partire da S. Bernardo di Chiaravalle iniziò ad affermarsi la tendenza alla rappresentazione delle sofferenze di Cristo. Particolarmente in ambito umbro S. Francesco si fece portatore al popolo della predicazione del Cristo sofferente, mentre incominciarono ad affermarsi lungo il XIII secolo le processioni dei flagellanti che si accompagnavano con il canto di laudi in tema.
Nella liturgia cattolica le lectiones della passione scandiscono la Settimana Santa, secondo un ordine risalente al V secolo e divenuto canonico a partire dal IX secolo: Matteo la Domenica delle Palme, Marco il martedì, Luca il mercoledì, Giovanni il venerdì. Delle quattro passioni evangeliche quella di Matteo amplia in maniera minima la versione di Marco, considerata la più antica.
Domenica 24 marzo 2013, alle ore 18.00 nel Duomo di Spoleto la Cappella Musicale del Duomo di Spoleto diretta da Francesco Corrias e accompagnata all'organo da Paolo Sebastiani, farà rivivere ancora una volta la antichissima e venerabile tradizione del cantare la Passione, raccogliendosi in musica e preghiera al principio della Settimana Santa nella rievocazione della mirabile serie di eventi che dalla morte portano alla Risurrezione del Salvatore. La voce dell'evangelista sarà quella di p. Giuseppe Battistelli OFM. Tutta la cittadinanza è invitata a intervenire.