Killeraggio su sito porno contro capo Prociv, preso il colpevole, è un geometra "volevo fare una goliardata” - Tuttoggi.info

Killeraggio su sito porno contro capo Prociv, preso il colpevole, è un geometra “volevo fare una goliardata”

Redazione

Killeraggio su sito porno contro capo Prociv, preso il colpevole, è un geometra “volevo fare una goliardata”

Ven, 12/08/2011 - 00:57

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Carlo Ceraso
E’ un geometra di 25 anni e volontario del Gruppo comunale di protezione civile l’autore del malsano gesto compiuto ai danni della responsabile della Prociv, la dottoressa Stefania Fabiani, una cui foto, presa dal suo profilo di facebook, era finita su un sito per escort. Il giovane professionista, convocato dagli agenti del commissariato di Spoleto ha subito ammesso la propria responsabilità: “sì, sono stato io” ha detto agli inquirenti, coordinati dalla dottoressa Francesca Peppicelli. Circa le motivazioni il 25enne si è limitato a dire che lo aveva fatto “per una goliardata”. Che ora però rischia di costargli cara. Il fascicolo, con l’ammissione del geometra, è già stato trasferito alla procura della repubblica (il caso è seguito dal pm Federica Albano) con la denuncia del giovane.
Può quindi considerarsi conclusa l’inchiesta avviata all’inizio dell’anno e che era stata anticipata da Tuttoggi.info.
La Fabiani (nella foto) aveva sporto denuncia dopo che aveva scoperto di essere finita su un sito per accompagnatrici. Il volontario aveva infatti inserito una sua foto corredandola del vero nome, del numero di cellulare in dotazione quale funzionario della Provic e, come se non bastasse, persino della sua mail istituzionale, quella che fa capo per intenderci al comune di Spoleto. Che a questo punto potrebbe costituirsi parte civile, essendo stata lesa l’immagine del municipio e di un suo dipendente. Sarà il sindaco Daniele Benedetti a decidere nelle prossime ore il da farsi insieme ai propri funzionari.
Stando alla ricostruzione degli investigatori – coadiuvati dai colleghi della polizia postale diretti dalla dottoressa Lillini – circa mezz’ora dopo l’inserimento dell’annuncio erano cominciate ad arrivare le prime mail all’indirizzo di posta elettronica della vittima. Tutte inviate, com’è stato appurato, da altri volontari della Protezione civile. Facile ipotizzare che il geometra si sia fatto grande del proprio gesto con alcuni amici. Che non hanno mancato di denigrare il funzionario con frasi del tipo: “se c’avevi tanta voglia perché non l’hai detto prima”. I primi sospetti della funzionaria sono diventati ben presto una brutta realtà. Subito dopo la denuncia, la polizia postale ha provveduto a far rimuovere l’annuncio. Intanto il pm, attraverso una rogatoria internazionale, chiedeva alle autorità romene (dove si scoperto è sistemato il server del sito a luci rosse) di fornire il codice ip del computer dal quale era stato inserito l’annuncio.
All’inizio dell’estate la polizia romena fornisce l’identificativo del pc. Per la postale è ora un gioco da ragazzi risalire al numero di telefono. Si scopre così che l’utenza telefonica è intestata ad un geometra di 60anni, titolare di uno studio situato nel centro storico della città del festival. Il titolare viene così convocato in Commissariato. Il professionista però non solo si dichiara estraneo al fatto ma di non saper neanche usare internet e che l’unico dello studio ad avere le password è il 25enne. Dice la verità. Il giorno dell’inserimento, infatti, il titolare dello studio si trovava fuori Spoleto per lavoro, come hanno appurato gli investigatori. Non resta quindi che convocare il giovane il quale, senza batter ciglio, non lascia agli inquirenti il tempo neanche di formulare la prima domanda: “sono stato io”. Il caso è chiuso, non resta che aspettare l’esito del processo che appare comunque abbastanza scontato.
La notizia dell’operazione denigratoria ai danni del capo della Prociv ha visto la presa di posizione di tutte le associazioni che si sono schierate in difesa della Fabiani, la cui professionalità è unanimamente riconosciuta e apprezzata anche dalle forze dell’ordine (vd. i Commenti all’articolo sotto riportato).
Una brutta vicenda che rischia di gettare in cattiva luce l’opera meritoria del Gruppo comunale il cui coordinatore, Angelo Gelmetti, pochi giorni aveva dichiarato a Tuttoggi.info: “se il colpevole è uno dei nostri non esiteremo a sospenderlo dal servizio”. Ora sa che è stato uno dei suoi.
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