Evitare i licenziamenti e reindustrializzare il sito della Jp Industries, con Porcarelli che non è più un interlocutore. I sindaci di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Giovanni Bontempi e Massimiliano Presciutti, sono unanimi nelle modalità di azione dei prossimi giorni, con tutta l’amarezza che può accompagnare un esito così drammatico per la vertenza. Si muovo intanto Governo e Regione, ma i sindaci sono i primi a dover gestire il malumore dei cittadini.
“Jp Industries: si torni a produrre”
“Questa vertenza non è mai stata quello che doveva essere – dice Presciutti – e cioè una vertenza nazionale. Nessuno, negli anni, ha mai veramente preso in carico la situazione, e dire che inizialmente il colosso contava 3mila dipendenti“. E i numeri danno ragione a Presciutti: “Qui abbiamo due Regioni, una fascia martoriata dalla crisi economica: il Governo e le Regioni devono impegnarsi affinché quel sito torni ad essere un sito produttivo e non una fabbrica di cassa integrazione. Produzione che non significa elettrodomestici ma lavoro. Quello che è successo lì è un fallimento della politica in senso trasversale, con soldi fermi da anni“.
Il tema che pone Presciutti è: evitare i licenziamenti e avviare una produzione, senza Porcarelli che non è stato utile a sbloccare la vertenza. “Il tutto ovviamente dando certezze anche sulle infrastrutture – conferma Presciutti – perché se si continua a parlare di varianti a progetti assodati, come quello della Orte – Falconara, gli imprenditori scappano“.
“Per il sito serve l’accordo di programma”
Stessa linea dal collega nocerino, Giovanni Bontempi: “Non è un fulmine a ciel sereno – dice il sindaco di Nocera – siamo impegnati per garantire un sostegno ai lavoratori. Questa deve essere l’occasione in cui si mette davvero in movimento ‘accordo di programma con azioni specifiche per il territorio colpito da questa crisi. Siamo arrabbiati con l’imprenditore che è fortemente esposto economicamente anche con il Comune di Nocera, creando problemi di gestione al bilancio“.