Ipotesi CPR a Spoleto, ognuno dice la sua ma tutti insieme dicono "No" ad una sede spoletina - Tuttoggi.info

Ipotesi CPR a Spoleto, ognuno dice la sua ma tutti insieme dicono “No” ad una sede spoletina

Redazione

Ipotesi CPR a Spoleto, ognuno dice la sua ma tutti insieme dicono “No” ad una sede spoletina

Dom, 01/10/2023 - 20:52

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Nota politica della maggioranza di Spoleto e del Vicepresidente del Consiglio comunale, Sergio Grifoni, per dire "NO" al Cpr a Spoleto

Si agita in lontananza uno spettro che mette a disagio tutta l’Umbria e in particolare i territori comunali di Spoleto e Umbertide. Si ipotizza ormai da tempo infatti l’attivazione nella città del Festival di un CPR (Centri di permanenza per il rimpatrio) recentemente varati dal Governo Meloni e che dovrebbero servire, almeno nelle intenzioni, a ridurre la pressione sugli attuali luoghi tradizionali di sbarco dei migranti.

La sola ipotesi che Spoleto possa diventare sede di un CPR è riuscita a mettere d’accordo opposizione e maggioranza nell’unica semplice parola di risposta all’idea del Governo centrale. “No”, ad un CPR a Spoleto.

Poi ovviamente ognuno in politica giustifica la sua posizione, ma quando si tratta di dire “No”, allora cade anche l’ultima barriera ideologica e il coro si fa intonato ed unico.

A scopo puramente informativo riportiamo la nota esplicativa delle forze di maggioranza di Spoleto e il testo pubblicato sulla pagina di FB da Sergio Grifoni, ex-candidato sindaco per le opposizioni all’ultima tornata amministrativa e Vicepresidente del Consiglio Comunale in quota alla minoranza consiliare.

La nota delle forze di maggioranza su un Cpr a Spoleto

Non solo NO a Spoleto ma in nessun altro luogo. Solita scelta assurda calata dall’alto, Spoleto come sede di un CPR (Centri di permanenza per il rimpatrio) 

Premesso che i CPR sono esattamente il contrario di quello che questa maggioranza intende per gestione del “problema migranti”, in quanto li riteniamo lesivi della dignità umana oltre ad essere un sistema disumano per le persone trattenute e non essere un “ deterrente” per contrastare gli arrivi, è un regalo a chi si arricchisce sulla detenzione amministrativa e un costo per lo Stato stesso e non risolve il problema dei rimpatri motivati.

Le destre che hanno accresciuto il loro consenso in questi ultimi anni proprio su questi temi, con una propaganda becera che una volta al governo del Paese, hanno dimostrato tutti i loro limiti e la loro assoluta incapacità di gestire questo fenomeno spacciato per emergenziale ma ormai da anni di carattere strutturale.

La scelta scellerata (se confermata) di un territorio già colpito da una doppia emergenza: il sisma del 2016 e con tutti i problemi legati alla ricostruzione e la pandemia, con il conseguente depotenziamento del nostro Ospedale. Un territorio, il nostro su cui già insiste un supercarcere con problemi legati alla sicurezza del territorio.

Siamo disponibili ad accogliere. Siamo per l’accoglienza diffusa o qualsiasi altra accoglienza e daremo il nostro contributo come abbiamo sempre fatto ma siamo assolutamente contrari alla costruzione di quello che, a tutti gli effetti, è un vero e proprio lager.

PARTITO DEMOCRATICO SPOLETO-CIVICI X SPOLETO-MOVIMENTO 5 STELLE SPOLETO-ORA SPOLETO

Il post di Sergio Grifoni

PERCHÉ SPOLETO NON PUÒ ESSERE CENTRO ACCOGLIENZA MIGRANTI:

1. Spoleto , unitamente alla vicina Valnerina, è a vocazione prevalentemente turistica, con la presenza di manifestazioni ed eventi nazionali ed internazionali: Festival dei Due Mondi, Teatro Lirico Sperimentale, Centro Studi Alto Medio Evo, Don Matteo, etc.

2. Spoleto, insieme alla vicina Valnerina, rientra nel cratere sismico, con tutte le fragilità di sicurezza che tale assegnazione prevede;

3. Spoleto, a livello di infrastrutture, è la più sofferente, non avendo collegamenti veloci soprattutto verso la Capitale e verso i corridoi viari di massima comunicazione. Tale situazione peggiorerà quando inizieranno i lavori di adeguamento stradale verso la Somma e Terni;

4. Spoleto, a proposito di ospitalità sussidiaria regionale, ha già fatto la sua parte, sia con la discarica di S.Orsola, che con l’Ospedale esclusivamente Covid;

5. Spoleto, in rapporto agli altri territori regionali, ha il più alto indice di sofferenza socio-economica, fattore questo che richiede interventi mirati produttivi e non palliativi assistenziali.

Praticamente, abbiamo già dato!!!! Non chiedeteci di più! Qualcuno si sforza a dire che non è vero niente. Secondo me invece, se tuona, da qualche parte piove. I “bene informati” asseriscono che questi Centri sono una ricchezza. Per qualcuno può darsi che lo siano, per Spoleto NO!

(C.V.)

aggiornato alle ore 12 del 2 ottobre

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