Anche l’associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia interviene sulla vicenda degli insulti sessisti rivolti alla Vicesindaco di Spoleto Elena Bececco, con una nota a firma della copresidente Patrizia Stefani (nella foto): “Siamo basiti che un esponente del Pd possa essere così sessista e misogino e aggiungerei anche maleducato – scrive la Stefani -; usare la parola trans o transgender con accezione negativa non fa che alimentare lo stigma che la comunità Lgbti sta combattendo da oltre venti anni. La pochezza di certe persone ci allarma soprattutto se fanno parte di un partito di governo anche se locale, partito già in crisi di identità come il Pd che cerca di accontentare tutti senza mai accontentare nessuno. L’autore degli insulti dovrebbe chiedere scusa alla Vicesindaco Bececco, cui rivolgiamo la nostra vicinanza”.
L’intervento della Zampa – arrivava nel pomeriggio la mail della consigliera del Partito democratico che precisa la propria posizione sulla vicenda. Di seguito il testo integrale:
di Laura Zampa (*)
“Lontano mille miglia da me l’insulto personale, sia esso rivolto a donne o uomini, specialmente poi mi risulta ancora più odioso se sessista. Prendo le distanze da interventi di questo genere, da ovunque provengano, a maggior ragione se da iscritti del mio partito. Esprimo solidarietà a chi ne è stato o ne viene colpito. Rigetto comunque le accuse strumentali del sindaco Cardarelli che si stupisce del fatto che io non mi sia scusata. Apprendo infatti solo dal suo stesso comunicato stampa di quanto accaduto. In questi giorni sono in vacanza e, desiderando staccare, anche se per pochi giorni, dalle problematiche politiche che assillano la nostra città, non apro le mail se non quelle istituzionali. Questo quanto dovuto”. Questa la mia immediata posizione riguardo l’accaduto postata sulla mia bacheca di fb, in risposta agli articoli apparsi su varie testate. A questo si è aggiunto nella serata del 16 agosto il comunicato stampa unitario di noi consiglieri del gruppo PD che si dissociava da ogni tipo di insulto rivolto all’assessore Maria Elena Bececco. Oggi, ancora di più mi convinco che questa operazione sia un attacco strumentale e personale. Lo dimostrano le nuove dichiarazioni dell’assessore Bececco nella sua intervista a Tuttoggi.info, che tirano ancora in ballo la mia persona come donna, madre, insegnante, esponente politico, lamentando la mancanza di una mia telefonata personale di testimonianza di vicinanza. Come sopra specificato, mi sono dissociata pubblicamente da ogni tipo di offesa. Rimango invece incredula rispetto lo stupore dell’assessore Bececco per una mia mancata chiamata personale, quando la stessa, da mesi, in situazioni ufficiali e non, sistematicamente non risponde al mio saluto. Nei miei 7 anni di attività politica ho condotto concrete azioni a tutela ed in favore di donne, giovani e persone con disabilità. Di fronte a questo ennesimo attacco diffamatorio da parte della amministrazione Cardarelli, che forse pensa di ricostruirsi una credibilità con questi sistemi, mi vedo costretta a valutare di tutelare la mia persona dinanzi alle autorità competenti.
(*) Consigliere comunale gruppo PD