Morte ‘post partum’, è quanto emerso dall’esame autoptico eseguito dal prof. Bacci alle 9.00 di questa mattina sul corpicino del neonato abbandonato e trovato morto nei pressi di un supermercato di Terni.
Il bambino era dunque vivo quando è stato lasciato in prossimità di una siepe del parcheggio di un supermercato, ed è morto in seguito all’abbandono da parte della madre che, come confessato agli inquirenti, avrebbe agito da sola. Attualmente la donna è in stato di fermo, su disposizione del Pm Barbara Mazzullo, per violazione dell’art. 578 del Codice Penale “Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale”.
L’abbandono, il caldo, la mancanza di cure hanno portato il piccolo alla morte per asfissia.
“La donna è sotto choc, spesso assente, in uno stato di prostrazione – così Alessio Pressi, il legale difensore della 27enne ternana ritenuta responsabile dell’infanticidio, riferisce a TO sulle condizioni psicofisiche della donna che, proprio in questi minuti, si trova all’obitorio per il riconoscimento della piccola salma.