E' destinata ancora a suscitare clamore la notizia dell'inchiesta della Procura di Spoleto sul sindaco Massimo Brunini che secondo l'accusa avrebbe percepito in modo fraudolento dei rimborsi chilometrici. Ieri il primo cittadino ne aveva riferito al Consiglio Comunale mostrandosi sereno e, addirittura, facendo visionare le stesse carte della richiesta di rinvio a giudizio firmata dal gup Falfari. Ma l'inchiesta, per quanto sotto il profilo del presunto danno all'erario sia modesta (29,44 euro), preoccupa sotto l'aspetto penale se questa mattina Brunini ha convocato l'avvocato Giuseppe La Spina che affiancherà il legale Massimo Marcucci. Poco fa il penalista ha diramato un comunicato stampa per certi versi molto duro nei confronti del Palazzo di giustizia che non ha voluto ascoltare i testi indicati da Brunini, i quali avrebbero potuto meglio chiarire la vicenda. Fra questi anche il segretario particolare del sindaco, Franco Mazzocanti. Ecco il documento del difensore: “in riferimento all’azione penale avviata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto e relativa ai rimborsi chilometrici richiesti al Comune di Spoleto dal Sindaco Massimo Brunini, si rileva che in fase di indagini preliminari il sindaco, mediante memoria scritta datata 31.10.2007, aveva chiesto di essere sentito e aveva anche indicato le persone che avrebbero potuto riferire sulla sua attività svolta nei giorni coincidenti con i rimborsi. Tra tali persone figurava il titolare della segreteria del sindaco quale detentore e custode della sua agenda personale ove vengono annotati tutti gli impegni connessi alla funzione sindacale, sia all’interno della sede comunale che fuori. La Procura, in relazione a tali richieste contenute nella detta memoria, non ne ha disposta nessuna per cui il rinvio a giudizio è avvenuto senza la necessaria audizione del sindaco che avrebbe potuto chiarire ogni particolare risvolto della vicenda. Se fosse stato sentito il sindaco e se, tra le persone indicate, fosse stato almeno sentito il suo segretario personale, si sarebbe di certo evitato da un lato il rinvio a giudizio per l’udienza del 20 giugno 2008 e, dall’altro, l’abnorme clamore che ne è scaturito dalla pubblicazione sulla stampa locale della notizia relativa a fatti modestissimi e, peraltro, insussistenti (si parla in tutto di meno di € 30). Ci si augura quindi che la carenza di indagini venga sanata in sede di udienza preliminare onde così pervenire al proscioglimento immediato senza la necessità di un dibattimento del tutto inutile”.
Fin qui il comunicato. Vale ricordare che il decreto per l'udienza preliminare si basa anche sulle risultanze dell'attività investigativa condotta dai carabinieri che nel 2006 hanno seguito i movimenti del sindaco. Ed è proprio sulla base di queste indagini che il gup ha fissato per il 20 giugno prossimo l'udienza.
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