I sindacati hanno chiesto una verifica alla dirigenza | Indagini sull'incidente mortale, martedì l'autopsia sul corpo dell'operaio
“Non vanifichiamo anche la morte di Fausto Vinti. Così i sindacati, nel chiedere a Umbra Acque un incontro sulle cause dell’incidente che ha causato sabato la morte dell’operaio di 57 anni, nel magazzino di Ponte San Giovanni. Per arrivare a un cambio di approccio nel tema della sicurezza. “Che troppe volte viene visto solo come un fardello burocratico da espletare senza la dovuta attenzione” lamenta Fabrizio Ramarini, segretario generale della Femca Cisl Umbria.
Già nella giornata di sabato Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia, Euro Angeli, segretario generale della Filctem Cgil di Perugia, e Nicola Burocchi, Rsu e Rls di Umbra Acque per la Cgil, accorsi immediatamente sul luogo dell’incidente nel magazzino aziendale di Ponte San Giovanni, avevano chiesto un confronto con l’azienda. Così come Maurizio Molinari e Doriana Gramaccioni, in qualità di segretari generali Uil e Uiltec Umbria. E questo pur nella consapevolezza che l’azienda abbia comunque investito molto sulla sicurezza.
Intanto, proseguono le indagini sull’incidente mortale da parte della Procura della Repubblica di Perugia. Martedì sarà eseguita l’autopsia sul corpo si Fausto Vinti. Verifiche sono in corso sul camion che l’operaio stava guidando, quando è stato colpito da una barra metallica staccatasi nell’urto con l’escavatore che trasportava.