Carotaggi nelle aree adibite a discariche, autorizzate e non. Sono iniziati giovedì scorso, gli esami approfonditi che la procura ha disposto nei terreni oggetto di sequestro preventivo in Valnestore dove sono stati interrati ceneri e rifiuti per milioni di metri cubi (quattro quelli censiti) nella sola area di Valnestore. Gli uomini del Noe, il nucleo operativo ecologico dei carabinieri, guidati dal comandante regionale Francesco Motta, coordinano i controlli che vengono effettuati dall’Arpa, l’Agenzia regionale di protezione ambientale. Una ditta specializzata in carotaggi ambientali e pozzi artesiani ha avuto l’incarico di effettuare materialmente i prelievi.
Se sarà necessario – è stato fatto sapere dalle istituzioni preposte – saranno fatti ulteriori approfondimenti, anche in altri punti se nel frattempo arriveranno nuove indicazioni. Da parte di testimoni e addetti ai lavori, inediti o già conosciuti. Per ora la profondità varia seconda della conformazione del terreno, fino a quando dopo cenere e rifiuti compare l’argilla. Non si è andato mai, sinora, oltre i venti metri. L’area interessata è per ora quella della citata Valnestore sviluppo, a pochi metri dalla grande draga abbandonata che serviva per trasportare la lignite destinata ad essere bruciata nell’ex centrale Enel. Nei primi prelievi sarebbe stata asportata cenere sotterrata anche per decine di metri e in almeno un caso con rifiuti di vario genere. Tutto materiale che dovrà ora essere analizzato negli appositi laboratori per capire se contenga agenti inquinanti e superi le soglie di contaminazione.
I banchi di ceneri e rifiuti sono stati individuati attraverso le cartografie storiche e più recenti in base anche alle testimonianze raccolte dalla magistratura (i pm Abbritti e Miliani) e dalle risultanze dell’inchiesta avviata all’inizio di aprile. Agli accertamenti prende parte anche l’avvocato Walter Biscotti, accompagnato dal dottor Francesco Brozzi, ammesso dai pm in quanto rappresentante legale di 75 famiglie di malati. Malati presenti e passati, congiunti di persone scomparse, morte di tumore, che chiedono di accertare se vi sia correlazione sulle patologie tumorali segnalate in alcune zone tra Piegaro e Panicale e il materiale interrato per decenni nella Valnestore. L’inchiesta della procura della Repubblica di Perugia, per adesso aperta contro ignoti, ha come ipotesi di reato il disastro ambientale e il danno grave alla salute.
Nessun rischio per i prodotti. Un primo confortante e positivo responso sui frutti della terra sotto inchiesta per l’interramento di ceneri e rifiuti arriva dalle analisi svolte da Asl. I prodotti sono sani, non contaminati. Grano, avena, orzo, fieno raccolti nei 255 ettari finiti sotto sequestro posso essere immessi sul mercato ed essere commercializzati. Ottenuto il via libera dall’azienda sanitaria, la luce verde quella definitiva, è arrivata dalla Procura alla quale i proprietari hanno chiesto quindi il dissequestro dei prodotti per tramite dei sindaci, disposti a custodia giudiziaria. E proprio i sindaci Roberto Ferricelli e Giulio Cherubini negli ultimi rispettivi consigli comunali hanno riferito queste novità confermando che comunque i terreni restano sotto sequestro, ma che nei prodotti non sono stati trovati agenti inquinanti. Non è tutto. L’altro importante messaggio è quello che viene lanciato proprio dal sindaco di Piegaro Ferricelli “questa è un’occasione storica per andare fino in fondo”. Che significa segnalare, adesso, a carotaggi in atto, i punti dove esistono sospetti di interramenti: di ceneri, rifiuti e non solo. Una sorta di “parlare adesso o tacerete per sempre”, a fronte di sospetti, più o meno sottaciuti che in questi territori aleggiano da 30 anni. Dopo non ci saranno scuse. La questione si chiuderà per sempre, in un verso o nell’altro. Dunque il primo cittadino ha preso carta e penna ed ha scritto all’interfaccia del comitato “soltanto la salute”, ricordando appunto che in questi giorni personale specializzato sta realizzando quello che per almeno 3 decenni si è atteso e che questi sono “i tempi supplementari” per suggerire punti da carotare.