La Mostra Mercato del Libro Antico e della Stampa Antica è una scommessa che a distanza di 16 anni è stata più che vinta, come dimostra la crescita costante nel tempo del numero e della qualità degli espositori, italiani e stranieri, sintomo di un’iniziativa che ha colto nel segno
Il sindaco Luciano Bacchetta ha inaugurato stamattina la XVI Mostra Mercato del Libro e della Stampa Antica sottolineando il valore di un evento “capace di guardare alla grande tradizione artigiana che fa parte della storia di questo territorio e di proiettare la città su un palcoscenico nazionale e internazionale”. Al taglio del nastro, sotto il loggiato Gildoni, è intervenuto anche l’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini, che ha richiamato l’attenzione sulla “unicità in Umbria e nel panorama italiano della proposta di questo evento, che va salvaguardato nell’interesse di tutti coloro che amano i libri e di tutte le famiglie che vivono dell’attività in questo settore”. A mettere in evidenza come la Mostra del Libro Antico dia valore a “un pezzo di storia della nostra città come quello legato alla stampa e all’editoria” è stata l’onorevole Anna Ascani, che ha rimarcato “l’importanza di mantenere vive le tradizioni e la capacità dell’amministrazione comunale e della Regione di concorrere alla promozione delle peculiarità storiche e culturali di questo territorio”.
Dopo la cerimonia di inaugurazione, le autorità presenti sono state accompagnate in una visita agli stand della Mostra dal coordinatore e responsabile scientifico della manifestazione Giancarlo Mezzetti, che ha richiamato l’attenzione sul dato di rilievo rappresentato dagli oltre 40 espositori presenti, provenienti da tutta Italia e da Francia e Germania. “Questa è un’edizione di grande rilievo e spessore, con contenuti di assoluta unicità rappresentati da pezzi rari che sono di assoluto interesse nel campo della bibliografia”, ha affermato Mezzetti.
La manifestazione – Anticipata dall’esposizione dei 568 libretti di Mal’Aria di Arrigo Bugiani, donati dal figlio Orso al Comune, la XVI edizione della Mostra del Libro e della stampa antica fino a domani ospiterà, sotto il Loggiato Gildoni di Città di Castello, stampe antiche di grande pregio. A Palazzo Vitelli a Sant’Egidio la mostra, anche quest’anno, propone molti pezzi rari, tra cui un’incisione all’acquaforte su lastra di rame di Giorgio Fossati, risalente al XVIII secolo, con una veduta panoramica della città di Roma presa dall’alto della via Flaminia. Di eccezionale rarità essa è citata dall’unico volume “Le Piante di Roma delle Collezioni Private” ed è stata esposta al M.A.X Museo di Chiasso, per la mostra Imago Urbis. Accanto all’esposizione, molti eventi collaterali: oggi pomeriggio, alle ore 17 a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, si terrà la conferenza “La contea di San Secondo. I Rossi di San Secondo di Parma nel contesto politico, militare e religioso dal XII al XVI secolo. Il loro rapporto con i Vitelli”. Ne parleranno il sindaco Luciano Bacchetta, Giancarlo Mezzetti, Fabio Nisi (presidente dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio) e Pier Luigi Poldi Allaj, studioso del casato dei Rossi di San Secondo. Domani alle ore 16.30 tornerà la conferenza sulla Bibliofila, argomento principe della mostra, in collaborazione con Alai, Giovanni Biancardi e Società Bibliografica Toscana. Alle 17.15 la manifestazione si chiuderà sotto il segno dell’Editoria musicale con Biancamaria Brumana, docente dell’Ateneo perugino, che parlerà dei madrigali tifernati per il Monastero Vallombrosano di Oselle, scritti dal tifernate Orazio Petrollini e della pubblicazione dedicata alla più rara delle composizioni, uno spartito risalente al 1613, contenente 17 madrigali per voci e clavicembalo, di cui esiste un’unica copia, conservata nella Biblioteca nazionale di Vienna. Parteciperà alla presentazione Francesco Salvestrini e Riccardo Ciliberti dell’Università di Firenze mentre Mario Cecchetti, direttore della Scuola di musica comunale, suonerà alcuni dei madrigali di Petrollini, a chiusura di tutta la manifestazione.