E' tornato dopo una grande attesa il Re Lear di Michele Placido a Perugia: in scena al Teatro Morlacchi, la piece shakesperiana è stata interpretata sul palcoscenico del teatro perugino fino alla scorsa domenica. Nel numeroso cast anche Gigi Angelillo, Margherita Di Rauso, Federica Vincenti, Francesco Bonomo, Francesco Biscione, Linda Gennari, Giulio Forges Davanzati, Brenno Placido, Alessandro Parise, Peppe Bisogno, Giorgio Regali, Gerardo D'Angelo, Riccardo Morgante, diretti dallo stesso Placido e da Francesco Manetti. Una perla anche per l'Umbria, dato che il costumista di scena viene da Gualdo Tadino: il suo nome è Daniele Gelsi, e ha provveduto alla realizzazione dei sontuosi abiti d'epoca per la rappresentazione teatrale.
Placido nei panni di Re Lear – Michele Placido ha conosciuto il grande Shakespeare in gioventù, durante delle rappresentazioni teatrali notturne in compagnia dei suoi compagni del paese. Tra “Sogno di una notte di mezza estate” e il “Re Giovanni”, “solo l'assidua frequentazione del mondo di Shakespeare in questi anni tormentati della nostra storia mi hanno dato il coraggio nel proseguire il cammino senza sorprendermi dell’orrore che noi uomini siamo capaci di scatenare”, conferma l'attore. Michele Placido e la Compagnia hanno partecipato lo scorso giovedì all’incontro con il pubblico tenuto dal Prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell’Università degli Studi di Perugia. Placido nella sua rappresentazione la fa da padrone, riuscendo a comunicare quali siano i reali sentimenti di un uomo, come il Re Lear, diviso tra il possesso, l'amore per le figlie e la follia.
La trama – Il Re Lear shakesperiano è una tragedia, un dramma che vede contrapposto l'amore delle figlie nei confronti di un padre che decide di abdicare per dividere tra loro il suo potere. E' una metafora della condizione umana, in un periodo storico in cui da poco le grandi rivoluzioni, da quella di Galileo Galilei a quella di Giordano Bruno ed Hobbes avevano fatto irruzione nella storia del pensiero dell'uomo, fino a cambiarne definitivamente le sorti. Laddove tutto dovrebbe essere regolato dalle scelte razionali della natura, ci si abbandona invece all'irrazionalità dell'intelletto e dell'animo umano, tra amori, gelosie e pazzie. Al centro della trama la figlia Cordelia, futura sposa del re di Francia, che sa che l'amore per il padre non può essere barattato con nulla. Rimarrà poi diseredata. Un cammino d'iniziazione che lascia intendere a padri e figli, accecati dalla follia, la cruda verità, ma solo alla fine della storia. Il dramma di Lear è la storia dell’uomo, di civiltà che si credono eterne ma che fondano il loro potere su resti di altri poteri, in un continuo girotondo di catastrofi e ricostruzioni, di macerie costruite su macerie.
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Alessia Chiriatti
Video di Radiophonica.com
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