Sabato 20 Febbraio, dalle ore 15,30 alle ore 19,30 (presso lHotel San Carlo Borromeo), il musicologo LUCA ZOPPELLI, docente nellUniversità di Fribourg (Svizzera), terrà un Seminario musicologico (di larga divulgazione) di 4 ore complessive intitolato: Opere senza libretti? La «Literaturoper» nellEuropa della fin de siècle (1860-1915). Lappuntamento (con frequenza gratuita) è organizzato dalla dottoressa Gioia Filocamo, e fa parte del Programma 2010 delle attività artistiche curate da LOrfeo Ensemble di Spoleto realizzate con il contributo della Fondazione Antonini di Spoleto. A tutti gli allievi che ne faranno richiesta verrà rilasciato un regolare attestato di frequenza.
CONTENUTO DEL SEMINARIO.
Dallepoca della sua invenzione, fra Cinque e Seicento, lopera in musica sceglie come fonti, di preferenza, testi teatrali o temi letterari preesistenti: sottoposti, però, ad una rielaborazione radicale, che li riduce dapprima a libretti musicabili. Il compito di questo interfaccia è, evidentemente, di adattare la fonte alle esigenze del genere: pratiche, drammaturgiche, formali, metriche. Occorre attendere la seconda metà del XIX secolo per trovare le prime opere composte direttamente su un testo teatrale preesistente magari scorciato, ma essenzialmente rispettato nellimpianto e nella lettera del testo. Questo procedimento prende abitualmente il nome di Literaturoper, e presuppone profondi cambiamenti nella funzione sociale e intellettuale del genere operistico, nella sua drammaturgia, nelle tecniche di composizione musicale. Molti capolavori del teatro musicale degli ultimi 150 anni (da Boris Godunov a Wozzeck, da Pelléas et Mélisande a Salome, da Lulu al Sogno duna notte di mezzestate, da Elektra a La voix humaine) sono definibili come Literaturopern. In Italia, saranno soprattutto i drammi di dAnnunzio a suscitare questo tipo di messe in musica (Fedra, Francesca da Rimini). Tuttavia, il procedimento solleva degli interrogativi essenziali sul ruolo della musica, delle sue strutture, del sovrappiù di «senso» che essa apporta rispett! o ad un testo teatrale che è già, di per sé, autonomo e compiuto. Non a caso, la Literaturoper è rimasta una forma minoritaria, anche nel Novecento; e molti sono gli esempi ambigui del suo trattamento. Questo fenomeno estremo mette in luce meglio di ogni altro la complessità e la ricchezza del rapporto che lega il testo verbale e scenico alla sua messa in musica.
LUCA ZOPPELLI.
Formatosi allUniversità di Venezia «Ca Foscari», Luca Zoppelli ha insegnato la storia della musica nei conservatori di Padova e Vicenza e nellUniversità di Lecce: dal 2000 è professore ordinario di Musicologia presso lUniversità di Fribourg (Svizzera). Autore de Lopera come racconto (Venezia 1994), si è occupato di estetica musicale delletà barocca (rapporti fra musica e retorica, poetica del sublime), di storia e teoria dellopera (particolarmente in una prospettiva comparatista e narratologica), di analisi del processo compositivo (Donizetti, Verdi) di ermeneutica della musica strumentale; ha prodotto le edizioni critiche de La sonnambula (Bellini; in collaborazione con Alessandro Roccatagliati) e Maria di Rohan (Donizetti). Condirettore dellEdizione Critica delle Opere di Vincenzo Bellini (Ricordi, Milano), fa parte dei comitati di redazione delle riviste «Il Saggiatore musicale» (Bologna), «Recercare» (Roma), «Schweizer Jahrbuch für Musikwissenschaft» (Berna) e del comitato direttivo della Società Svizzera di Musicologia.
Informazioni ulteriori e orari degli incontri sono consultabili alla pagina WEB ufficiale de LOrfeo (www.orfeoweb.com): sezione SEMINARIO.