“Vi ringrazio perché siete venuti, non mi sarei mai aspettato tutte queste persone”, commuovono le parole di Giancarlo Zampi, che questa mattina al funerale del figlio Andrea nella chiesa di Santa Maria Assunta a Casaglia ha scelto di parlare. “Comprendo il dolore delle famiglie delle vittime, io e i miei cari partecipiamo al loro dolore, abbiamo tutti perso delle persone care” ha detto prima di spiegare quale dramma umano la famiglia abbia vissuto. Anni passati nella consapevolezza dei problemi di un figlio, piombato in un baratro ben descritto nelle tante pagine da lui stesso lasciate.
“Andrea, te lo prometto, quando sarà tutto finito, il mondo saprà”, parla rivolto al feretro Giancarlo Zampi riferendosi al suo desiderio, già espresso nei giorni scorsi di rilasciare delle dichiarazioni alla stampa. Quando termina scoppia l’applauso dei presenti. Nel suo discorso, legge anche una parte del memoriale del figlio “Io devo morire, perché soffrire così spaventosamente è impossibile, il mio equilibrio è ammalato”.
Una cerimonia straziante che ci ricorda che le famiglie vittime della tragedia non sono soltanto quelle di Margherita Peccati e Daniela Crispolti. Anche la famiglia Zampi ha perso un proprio caro, affrontando le conseguenze della strage compiuta dal figlio.
Il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, che in un primo momento aveva annunciato la sua presenza alle esequie ha invece inviato un messaggio alla famiglia spiegando di volerla incontrare al più presto per essere vicino anche al loro dolore.
Intanto questa mattina durante la seduta del consiglio regionale, in ricordo delle vittime, tutto si è fermato. Un momento di silenzio per ricordare Margherita e Daniela, uccise sul posto di lavoro dal gesto folle di un uomo che su di loro ha scaricato 6 colpi di pistola per poi togliersi la vita, una delle stragi più dolorose che l’Umbria abbia mai conosciuto.
Modificato alle 17:00