Salvare i tanti piccoli annessi agricoli, non residenziali, che sono stati realizzati su terreni agricoli da pensionati, hobbisti dell’orto o da coloro che non svolgono come primo lavoro quello dell’agricoltore. E’ questo il messaggio che dal Consiglio provinciale è partito alla volta della Regione per una richiesta di modifica della legge regionale n° 11 del 2005 su proposta dal capogruppo del Psi, Enrico Bastioli (approvata dal Consiglio Provinciale). “Nella maggioranza dei comuni umbri a vocazione agricola – ha spiegato Bastioli – sono presenti anche piccoli manufatti utilizzati non a scopo residenziale ma come magazzino e rimessa attrezzi pertinenti all’abitazione. Strutture che di fatto aiutano l’attività agricola, consentono ai pensionati di restare in attività e allo stesso tempo permettono alle tradizioni di continuare ad esistere. Ad oggi però questi manufatti rischiano di essere abbattuti o smantellati perché considerati abusi non essendo direttamente legati al mondo dell’agricoltura professionistica secondo la normativa. Per tutelare il territorio agricolo e chi, come pensionati e hobbysti dell’orto, ne curano la laboriosità abbiamo proposto la possibilità di realizzare un vano accessorio con funzioni connesse o meno con l’attività agricola, comunque non destinato a residenza, sito in prossimità dell’abitazione principale anche per i non professionisti dell’agricoltura”. Positivo alla proposta il parere del Presidente Massimiliano Capitani della Prima Commissione: “Tra i compiti del Consiglio provinciale – ha spiegato – c’è anche quello di sensibilizzare l’ente regione con nuove proposte di governo del territorio. Stavolta il nostro obiettivo è quello di consentire di portare avanti tradizioni e piccola attività agricola per tutti quei cittadini che hanno piccoli appezzamenti di terreno. Da qui la necessità di non considerare un abuso edilizio, strutture come rimesse di attrezzi o piccoli magazzini in prossimità di abitazioni principali. Ad oggi la legge La realizzazione di nuovi edifici, di cui al comma 2 (edifici per le attività produttive agricole necessari all’attività dell’impresa), è subordinata alla condizione che l’impresa agricola eserciti la sua attività su superfici non inferiori a cinque ettari, con esclusione delle aree boscate”. L’ordine del giorno è passato con voto unanime.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA LA PROPOSTA DI BASTIOLI (PSI) SUGLI ANNESSI AGRICOLI
Lun, 28/03/2011 - 15:06