Gli alunni delle classi II e III della scuola secondaria di primo grado
Il 25 Novembre si svolgerà a Sellano la ormai celebre Fiera di Santa Caterina. Gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado hanno svolto un’interessante indagine tra i compaesani per risalire alle origini di questa consolidata tradizione. Gli anziani del luogo riportano un detto popolare legato a questa festività: “Per Santa Caterina o acqua o neve o strina”. Nel Medioevo la fiera richiamava mercanti da tutto il territorio circostante, costituendo un importante punto di riferimento per la compravendita e il baratto di bestiame. In seguito nuove merci hanno arricchito la manifestazione, diversificando i beni in vendita nelle varie vie del paese. In epoca più recente gli anziani ricordano che i coltivatori di Pettino, frazione del comune di Campello sul Clitunno, si recavano alla fiera per contattare operai da impiegare per la raccolta delle olive. Essa costituiva dunque un importante momento di socializzazione e promozione dei prodotti locali, animali e vegetali.
La Santa di cui la fiera porta il nome ebbe nobili origini e fu martire cristiana. Nata e vissuta ad Alessandria d’Egitto, come risulta dalle cronache del VI e X secolo, fu una fanciulla bella e sapiente ed animata da una fervente fede cristiana. Con il suo esempio di vita convertì al cristianesimo molte persone. Morì presumibilmente nel 305 in seguito all’ennesimo rifiuto da parte della giovane di abbracciare il culto pagano allora trionfante nei territori dell’Impero romano d’Oriente. La “Leggenda Aurea” narra che la Santa colpì per la sua bellezza e loquacità l’imperatore Massimino Data, che tentò in tutti i modi di convincerla a rinunciare alla fede cristiana. Sottoposta alla tortura della ruota dentata, che miracolosamente si ruppe, fu infine decapitata. La sua memoria ricorre il 25 Novembre ed è festeggiata con varie manifestazioni in molte parti d’Italia, tra le quali vi è Sellano. Gli abitanti di Sellano sono molto legati alla memoria della Santa e alla fiera che ne porta il nome.
Purtroppo nel tempo l’importanza della manifestazione è andata scemando, perdendo la fondamentale funzione economico-socializzatrice che la contraddistingueva in passato. Quello che però non è diminuito è l’entusiasmo dei sellanesi, ed in particolare degli studenti, che invitano a partecipare chiunque abbia voglia di onorare le nobili origini della Fiera, incrementando con la propria presenza un mercato che affonda le proprie radici nei meandri del tempo.