Ha creato dibattito, anche in questi giorni di shopping natalizio, la proposta dei giovani della Lega di aprire uno store Ikea nel centro storico di Perugia. Un’ipotesi che era già stata avanzata da altri politici, a destra e a sinistra, che si sono imbattuti nel Pop-up Store che Ikea ha aperto nell’aprile del 2017 nel cuore di Roma, a piazza San Silvestro. Doveva essere un esperimento temporaneo, per il colosso svedese, ed invece è diventato uno store permanente dedicato al mondo della cucina: dalle proposte per arredarne una completa agli accessori per cucinare e per la mise en place a tavola, fino ai tessuti.
Ikea in centro storico a Perugia?
In soli 400 mq i visitatori possono lasciarsi ispirare dalle numerose proposte per creare la propria cucina personalizzata, anche grazie alla tecnologia, attraverso schermi, video e QR Code che renderanno ancor più interattiva l’esperienza di acquisto.
Un nuovo modo di vendere che si basa sulla multicanalità: l’obiettivo è sperimentare nuove formule per andare incontro alle esigenze dei consumatori e alla nuova tendenza che vede una compenetrazione sempre più forte tra e-commerce e negozi tradizionali.
La nuova strategia commerciale di Ikea è quella di affiancare al format tradizionale nuovi punti vendita dalle dimensioni più ridotte, con un assortimento selezionato di prodotti e un’attenzione maggiore a tempi, ritmi e necessità dei consumatori. In questo modo, ai clienti viene offerto un bouquet di servizi tra cui scegliere sulla base delle loro esigenze.
Nel progetto di Eurocommercial, così come è stato presentato dall’amministrazione comunale perugina, si parla di introiti pubblici derivanti dall’apertura di Ikea (e degli altri store) a Collestrada che saranno destinati anche alla rivitalizzazione del centro. Non un impegno di Ikea ad aprire un proprio store all’ombra della Rocca Paolina, dunque, ma risorse che, attraverso la fiscalità locale, il Comune si impegna ad investire anche a vantaggio dei commercianti dell’acropoli, per compensarli del r ischio di veder spostate ancora di più le aree dello shopping verso le periferie, più comode da raggiungere.
Insomma, prima c’è da portare a compimento lo sbarco di Ikea a Perugia e poi, anche utilizzando la leva economica pubblica, verificare come trasferirne i benefici economici anche nel centro storico.
