“Una città dai cento volti”: potrebbe essere questo lo slogan per sintetizzare il lavoro artistico editoriale dell’architetto Carlo Rampioni, artista e ritrattista d’eccezione.
Stiamo parlando del libro “Faccia Lei” presentato ufficialmente la scorsa settimana, dopo un anno di lungo lavoro, a ritrarre – per l’appunto – un centinaio di ‘personaggi pubblici’ di Foligno, tra politici, figure istituzionali, esponenti della società civile, giornalisti e ‘volti noti’ della terza città dell’Umbria. Insomma, di tanta gente che – per tanti motivi e varie ragione – a Foligno ‘ci mette la faccia’.
Ed ecco allora apparire un caleidoscopio di volti: donne, uomini, giovani, anziani, ognuno nel suo mondo, ognuno diverso, ognuno con il suo particolare che lo rende unico ed inconfondibile.
Non ci sono tutti, ovviamente, ma ci sono quelli che in città come Foligno, di sessantamila abitanti, più o meno stanno un pò dappertutto.
“Ho iniziato questo progetto con la passione per l’arte e per rendere omaggio, in qualche modo, a tante persone che sono nella mia sfera degli affetti e nella vita della città – spiega l’autore Carlo Rampioni – mi ha impegnato per tutto il 2018 e ad ognuno ho dedicato un’ora di lavoro con la matita sanguigna o con la tecnica dell’acrilico diluito. Via via che li condividevo sui sociali – fa sapere – mi sono accorto di una crescita continua di consensi e condivisioni. Così ho deciso di raccoglierli tutti, offrendo l’opportunità di portare per sempre con sè, tramite i volti rappresentati, un ricordo personalizzato della propria storia e della storia di Foligno”.
Oltre alla gratitudine dei presenti, orgogliosi quanto meravigliati dall’esserci, c’è anche qualche deluso, rimasto fuori da questa sorta di ‘album di figure cittadine’ e persino chi – ma c’era da immagenarselo – ha ‘espresso il desiderio’ di farne parte.
Grande successo anche per la mostra con i circa 120 ritratti, allestita all’ex Teatro Piermarini in Corso Cavour, con la sinergia della Pro Foligno.
“Chi fosse interessato a ritirare il libro può contattarmi – conclude Rampioni – ed avrò anche piacere di donargli il ritratto originale”.