Il comune di Foligno attraverso la Vus sta procedendo alla selezione di un socio partner di maggioranza con il quale partecipare alla gara per l’affidamento del servizio di distribuzione gas nell’ambito territoriale Perugia 2-sud est, con il quale costituire, in caso di aggiudicazione, una società New-co con capitale di cinquanta milioni, in cui Vus avrà una quota di minoranza del 20% pari al valore della propria rete, stimato nella misura di diaci milioni di euro, e il socio di maggioranza, somme in denaro o capacità di credito per un importo complessivo di almeno quaranta milioni di euro.
Oggi scadranno i termini per la presentazione di domande per l’individuazione dei possibili soci per selezionare i soggetti in possesso dei requisiti e delle competenze necessarie a partecipare al bando di gara per l’affidamento.
Il primo pensiero che tale progetto evoca riguarda i dipendenti ora occupati nel settore gas, sia diretti che di società appaltanti, che di fatto, operano per conto di Vus, in questa trasformazione di società dal pubblico al privato – scrivono i grilli di Foligno in un comunicato stampa – quale prezzo pagheranno?
I pentastellati dichiarano che “non si debbano sottovalutare i rischi occupazionali dei dipendenti delle società appaltanti, e i danni contrattuali dei dipendenti Vus che tali decisioni possono provocare localmente”.
Nello specifico chiediamo al direttore, al presidente e all’amministratore unico VusCom perché nello schema dei patti parasociali della new-co sia prevista solo la garanzia della conservazione del posto di lavoro secondo il Decreto Tutela, la conservazione del luogo di espletamento dell’attività lavorativa solo per i dipendenti Vus Spa e non si faccia cenno dei sei operai con mansioni specifiche di operatori “letturisti” che, di fatto, lavorano per la VUS e per conto della VUS attraverso la ditta esterna.
Ricordiamo inoltre ai dirigenti citati, che fa parte dei loro compiti, quello di vigilare sulla reale applicazione del contratto, sottoscritto dall’impresa, che richiama una particolare attenzione alla qualità del lavoro e al rispetto del contratto di lavoro in essere.
Ad esempio non risulta al Movimento Cinque Stelle – prosegue la nota – che la ditta abbia una sede operativa formata da un ufficio, un deposito per il ricovero attrezzi di lavoro, ubicata nel territorio ove opera la VUS.
Ci risulta inoltre che, i dipendenti della ditta esterna eseguano i lavori spostandosi con mezzi di proprietà dei dipendenti e privi di elementi identificativi, sia della VUS sia della stessa ditta.