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I “FANTASTICI 4″ E LA CANDIDATURA DI BRUNINI AL SENATO

Redazione

I “FANTASTICI 4″ E LA CANDIDATURA DI BRUNINI AL SENATO

Mar, 26/02/2008 - 09:18

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di Asinari, Fontana, Jacob e De Gregorio

Incredibile quanto si possa fraintendere un'intenzione e costruirci sopra elucubrazioni senza aver la minima idea di quale sia lo spirito che ci ha mossi a scrivere un nostro pensiero sulla questione delle candidature. Sarebbe bastato chiedere… ma vediamo di fare chiarezza, viste le accuse infondate che ci vengono mosse. Innanzi tutto non capiamo da dove possa nascere il sospetto di manipolazione del codice etico del PD tramite un “taglia e cuci” di un testo del quale abbiamo riportato addirittura il link diretto! Semplicemente riteniamo che il reato di cui è accusato il sindaco Brunini sia gravissimo, al pari degli altri elencati nel codice etico di cui sopra. Precisiamo che vorremmo noi tutti che non fossero necessari codici etici in politica, ma capiamo le ragioni che potrebbero aver spinto un nuovo partito a munirsi di questo strumento in uno Stato come il nostro, dove solo per fare un esempio, interi consigli regionali sono inquisiti per reati di tipo mafioso. A smentita di un altro ragionamento contorto e infondato spieghiamo anche la ragione dell'invio della doppia mail, dovuto semplicemente a una correttezza formale proprio nei confronti Suoi e del Suo giornale: pareva brutto scriverLe “un giornale online” quando era stato proprio Tutt'Oggi. Info a pubblicare la notizia della presunta candidatura. Quindi la nostra lettera (non un comunicato stampa, ma un commento a una notizia che, se veritiera, riteniamo sia da far conoscere il più possibile) è stato inviata a Tutt'Oggi.Info con il testo “Il 19 febbraio è apparso un articolo sul Vostro giornale on-line” e a tutti gli altri organi di informazione in una versione leggermente differente (quella di cui sopra). Tutto qua. Come già detto, riteniamo l'ipotesi di reato di “disastro ambientale” davvero gravissima e questa amministrazione comunale, come e più di altre che l'hanno preceduta, ha dimostrato di essere davvero troppo poco rispettosa dell'ambiente e dell'integrità architettonica e paesaggistica di Spoleto. Per quanto riguarda poi le elezioni amministrative, noi non abbiamo intenzione di candidarci, anche se non capiamo francamente cosa ci sarebbe di male. Perlomeno noi non siamo mai stati accusati di alcun reato contro l'ambiente e speriamo in tutta sincerità che nelle prossime liste elettorali siano presenti personaggi che possano vantare almeno questa caratteristica. Cordialmente, Alessandro Asinari di San Marzano, Francesca Fontana, Michael Jacob, Daniela De Gregorio

Gentili,

non mi sfugge l’ipotesi di voler far passare nuovamente su queste colonne il vostro fin troppo chiaro pensiero. Spiace dunque, non trovando molto altro da aggiungere, dover rimandare al mio precedente intervento. “Incredibile” però è chi, come voi, richiama regole di un codice che non c’azzeccano nulla con il fatto in questione. Per cui incredibili, o meglio fantastici, questa volta siete stati voi. Nessuno ha messo in dubbio che le ipotesi di reato mosse nei confronti del primo cittadino siano gravi, ma pur sempre di ipotesi stiamo parlando. Quanto al “rispetto” (come vi è potuto sfuggire che nome e logo siano senza apostrofo?) sarebbe bastato inviare una mail al giornale interessato, anzichè preparare una sorta di volantinaggio mediatico. Non comprendo infatti perchè vi possiate arrogare il diritto di ipotizzare il pensiero di “qualche maligno” e non possiate accettare che, di fronte a tanta ricerca di visibilità, “lo stesso maligno” non possa pensare che la vostra sia stata una sorta di campagna elettorale o di caccia all’untore. Viva Dio, unico titolare del quarto grado di giudizio, la lingua italiana è ancora una scienza esatta. Cordialità, Carlo Ceraso

p.s.: non ho dimenticato quando, con responsabilità simile a quella odierna, seppur per un altro quotidiano, ebbi modo di seguire le cronache della vostra battaglia ambientale. Con quello stesso animo critico, ad esempio, seguo una ben più devastante vicenda giudiziaria che da qualche mese ha scosso la nostra città. Senza fermarmi mai, oggi come allora, alle apparenze e neanche alle “carte”. Lasciando quindi sempre aperta la porta al dubbio. Anche a quello dell’errore giudiziario. Che dovrebbe valere per tutti. Fino a prova contraria. Carlo Ceraso

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