Nelle scorse settimane la Guardia di Finanza di Castiglione del Lago, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Perugia, ha accertato una ingente evasione fiscale prodotta da un noto imprenditore edile della zona con comportamenti contabili fraudolenti come il mancato pagamento dell’iva e delle imposte dirette anche emettendo fatture false. Questo meccanismo ha consentito per gli anni d’imposta dal 2007 al 2010 di non dichiarare al fisco ricavi per oltre 2 milioni di euro ed IVA per mezzo milione di euro.
Nell’ambito dell'indagine è stata accertata, fra l’altro, da parte dello stesso imprenditore negli anni 2007 e 2008, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti pari a circa 9mila euro e l’utilizzo di fatture false per un importo complessivo di 669mila euro.
L’operazione in una prima fase è stata caratterizzata dalla raccolta di dati ed elementi sulla capacità contributiva presso soggetti terzi che hanno permesso di accertare non soltanto le violazioni in relazione all’emissione e all’utilizzo di fatture false, ma anche l'impiego sistematico da parte dell'impresa edile di ventisei lavoratori in “nero”, completamente privi di contratto di lavoro, e di dieci lavoratori “irregolari” per i quali la relativa posizione lavorativa non corrispondeva al periodo effettivamente regolarizzato, e questo anche grazie all’esame della documentazione fiscale rinvenuta e relativa a strutture alberghiere in cui avevano alloggiato i medesimi lavoratori.
Il reale volume d’affari effettivamente realizzato dal contribuente infedele è stato quindi definitivamente accertato anche con la ricostruzione di tutte le movimentazioni bancarie.
I responsabili della società sono stati denunciati alla Procura della Repubblica anche per l’ipotesi di reato di “dichiarazione infedele” ex art. 4 del D.Lgs. 74/2000, oltre che per le ipotesi di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false” ed “emissione di fatture per operazioni inesistenti” di cui agli artt. 2 e 8 della medesima disposizione di legge. La rilevanza delle somme nascoste al fisco ha fatto rientrare l’azienda tra i cd. “evasori paratotali” intendendo per tali i soggetti che evadono nel corso di un anno più del 50% delle imposte dovute.
(modificato h 15,15)