Gualdo Tadino, cerca di estorcere ad un imprenditore 40.000 euro a nome del comitato "No Cave": arrestata - Tuttoggi.info

Gualdo Tadino, cerca di estorcere ad un imprenditore 40.000 euro a nome del comitato “No Cave”: arrestata

Redazione

Gualdo Tadino, cerca di estorcere ad un imprenditore 40.000 euro a nome del comitato “No Cave”: arrestata

Ven, 31/05/2013 - 17:35

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Questa mattina, intorno alle ore 12, i Carabinieri della Stazione di Gualdo Tadino hanno tratto in arresto un cittadino gualdese responsabile del reato di estorsione.

Il 28 maggio scorso, un imprenditore impegnato in lavori di ritombamento di una cava di Gualdo Tadino, in località San Facondino, ha denunciato alla Stazione Carabinieri di Gualdo Tadino di essere stato vittima di un’estorsione ad opera di P.M., gualdese classe’69, che, presentatasi come rappresentante del locale comitato “No Cave”, aveva chiesto la somma di 40.000 euro – da spartire con altri 9 membri del suddetto comitato – al fine di evitare ritorsioni legali ed esposti da indirizzare all’A.R.P.A. e al Corpo Forestale dello Stato. Dopo aver ricevuto numerose chiamate minatorie, tutte finalizzate a convincerlo a pagare, l’imprenditore ha acconsentito a pagare, chiedendo di poter dilazionare la somma dato che, al momento, era sprovvisto di tale disponibilità. Ottenuta la possibilità di poter pagare a rate, era stato così fissato un appuntamento alle ore 11 di oggi nei pressi del centro commerciale Porta Nova.
Giunto nei pressi del centro commerciale P.M. è scesa dalla sua vettura e, dopo aver raggiungo l’imprenditore che nel frattempo era anch’egli sceso dalla macchina, ha preso una busta con all’interno del denaro (per l’esattezza 500 euro). Appena risalito in macchina P.M. è stato bloccato dai militari che, in borghese, avevano potuto notare tutta la scena. Dopo aver negato che all’interno della busta vi fosse del denaro – affermando invece che all’interno vi erano documenti che lo stesso aveva ritirato per conto di altri – P.M. veniva condotto in caserma per gli accertamenti di rito al termine dei quali veniva dichiarato in arresto per il reato di estorsione. P.M. verrà tradotto presso la casa circondariale di Perugia a disposizione della competente A.G..
Ulteriori indagini hanno permesso di accertare che G.R. – gualdese classe 1967 – era complice con l’arrestato anche se questa mattina non ha partecipato in prima persona alla consegna del denaro.

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