La promozione della città e del suo patrimonio culturale passa anche per opportunità come questa che, attraverso le opere di grandi pittori, permetterà di stabilire una inedita e originale relazione tra la Pinacoteca Comunale e alcune tra le più prestigiose sedi museali internazionali, tra cui la Galleria degli Uffizi di Firenze, rivolgendosi a un pubblico cinematografico che è sensibile all’arte e al bello
Il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli commenta così la decisione della giunta di concedere l’utilizzo dell’opera in olio su tela “Creazione di Eva e due angeli”, una delle due facce del Gonfalone della Santissima Trinità di Raffaello custodito nella Pinacoteca Comunale di Città di Castello, per il film dal titolo “Starbright” in uscita nel 2017.
L’esecutivo ha accolto la richiesta avanzata dalla società statunitense Starbright Corporation, con sede in California, che riprenderà l’opera di Raffaello e la mostrerà insieme a quelle di grandi artisti come Michelangelo, Vermeer, Caravaggio, Canova e Degas in una scena della pellicola ambientata all’interno della hall di un albergo. Per l’allestimento del set cinematografico alla Pinacoteca Comunale è stato richiesto anche un file del dipinto ad alta risoluzione, che verrà stampato digitalmente su tela o riprodotto con metodo giclée, una tecnica di stampa a colori digitale a getto d’inchiostro che permette la realizzazione di riproduzioni ad altissima qualità.
“Starbright” è una produzione indipendente italo-tedesca-americana che racconta una favola romantica ambientata in tempi moderni. “Per definire le questioni economiche relative alla concessione del diritto di riproduzione dell’opera – sottolinea Bettarelli – abbiamo contattato la direzione della Galleria degli Uffizi, che ha accolto l’istanza della società cinematografica, e ci siamo mossi in analogia a quanto stabilito dalla prestigioso museo fiorentino”.
Gli accordi con la società di produzione americana prevedono che alla Pinacoteca Comunale sia riservato uno spazio adeguato nei titoli di coda del film, nei quali dovrà essere riportato il titolo dell’opera e il nome dell’autore, il nome del museo e del Comune di Città di Castello, detentore del copyright.