Non ci verrà certo un campo da 18 buche e per le palle da utilizzare bisognerà trovarne di dimensioni un pò più grandi dei 42,67 millimetri previsti per il golf. Per il resto la città del festival il suo campo da golf ce l’ha già. Senza neanche attendere quello più volte sbandierato a Torregrosso. Basta infatti raggiungere la zona industriale di Santo Chiodo ed avere la (s)fortuna di transitare nei pressi di una nota azienda di marmi per rendersi conto delle condizioni in cui versa l’area adibita a parcheggio pubblico. Asfalto spaccato, buche ovunque anche di una certa profondità, comunque sufficienti a disastrare ammortizzatori se non peggio.
Nonostante più volte sia stato lanciato l’appello ad un pronto intervento, da queste parti non si vede nessuno. Specie gli addetti dell’Ase, l’azienda municipalizzata che dovrebbe averne la competenza. Qui ormai quasi non ci fa più caso nessuno. Come mostra il servizio fotografico è possibile notare anche la carcassa di un’autovettura lasciata lì da chissà chi.
Inutile parlare della manutenzione del verde che già tempo fa portò alcuni privati a protestare vivacemente nei confronti del Comune.
Insomma, con qualche aggiustatina ad un campo da golf ci si potrebbe pure pensare. Non manca nulla. Resta solo una differenza. L’etichetta, ovvero il comportamento rispettoso che da sempre contraddistingue questo sport. Ma che qui, ad ascoltar le imprecazioni degli automobilisti di passaggio, nessuno sembra disposto a rispettare.