Umbria sono in sovrappeso od obesi un bambino su 3, 2 adulti su 5 e 3 anziani su 5. E’ quanto emerge dai sistemi di sorveglianza OKkio alla salute, PASSI e Passi d’Argento, riferiti rispettivamente alle tre fasce di età, i cui risultati sono stati resi noti, in occasione del World Obesity Day, dai Servizi di epidemiologia delle Usl Umbria 1 e Umbria 2.
Una condizione di sovrappeso e obesità che nella popolazione umbra resta stabile (in controtendenza rispetto all’aumento medio europeo) ed è accompagnata da una ridotta percentuale di sedentarietà (rispetto al trend nazionale). E che è più frequente all’aumentare dell’età, nel sesso maschile, tra le persone con livelli d’istruzione più bassi ed economicamente più svantaggiate.
I 18-69enni in sovrappeso od obesi mostrano profili di salute più critici di quelli della popolazione generale, mostrando maggiori prevalenze di ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, infarto e malattie respiratorie croniche. Lo stesso per gli over 64enni, dove l’eccesso ponderale è associato alla maggior presenza di malattie croniche.
Inoltre in Umbria, nonostante l’attività fisica sia praticata in maggior misura rispetto alla media nazionale, risultano sedentari 1 bambino su 6, 1 adulto su 5 e 1 anziano su 3. La sedentarietà è più frequente al crescere dell’età, nel sesso femminile, tra le persone con basso livello di istruzione e maggiori difficoltà economiche. Anche lo stile di vita sedentario si associa ad altre condizioni di rischio; in particolare tra gli adulti, oltre ad essere più frequente in coloro che sono in eccesso ponderale, si associa a maggior depressione, ipertensione e essere fumatore.
Qual è l’atteggiamento degli operatori sanitari?
Secondo i sistemi di sorveglianza il personale sanitario contribuisce al contrasto dei fattori di rischio dando il consiglio di perdere peso e di praticare attività fisica a circa la metà delle persone in eccesso ponderale. Tra i più anziani, meno di uno su 2 riceve il consiglio di praticare attività fisica regolare.
Fra le azioni utili è fondamentale un costante impegno nella sorveglianza della popolazione, che permetta di monitorare nel tempo l’andamento dei fattori di rischio utili a descrivere il profilo di salute della popolazione. Parallelamente è necessario potenziare le attività di promozione della salute messe in campo dal Piano nazionale e da quello regionale di prevenzione, con un costante coinvolgimento degli operatori sanitari (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, ecc).
Una dieta bilanciata associata a uno stile di vita attivo, che preveda la pratica quotidiana di attività fisica, aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato, permettendo quindi una crescita più armoniosa da un punto di vista fisico e più serena da un punto di vista psicologico.