Jacopo Brugalossi
Giampiero Panfili riabbraccia l’amico di tante battaglie e, dopo un’esperienza lampo da coordinatore di Forza Italia, si candida con Rinnovamento a sostegno del candidato sindaco Fabrizio Cardarelli. L’ufficialità della notizia è arrivata nella conferenza stampa di ieri, durante la quale il consigliere provinciale è partito dai motivi che lo hanno spinto ad allontanarsi da Forza Italia non risparmiando qualche frecciatina al suo ormai ex partito (al quale comunque non è mai stato iscritto). A partire dalla candidatura di Giampalolo Emili: “Legittima senz’altro – ha detto – ma il mio progetto era un altro ed era chiarissimo. Convergere sulla candidatura di Fabrizio Cardarelli come accadde nel 2009, con Rinnovamento e l’allora Pdl insieme a sostegno di Angelo Loretoni”.
Ostruzionismo – “Non che non mi fossi accorto subito delle difficoltà – ha sottolineato Panfili – ma ci ho voluto provare lo stesso. Me ne sono andato quando era ormai chiaro che il confronto a cui invitavo il partito non sarebbe mai stato accolto, specie da quei consiglieri comunali che hanno fatto ostruzionismo anche sul nome di Ada Spadoni Urbani, l’unica alternativa secondo me possibile all’alleanza con Rinnovamento”. E visto che, stando alle parole del consigliere provinciale, l’unico aperto al confronto sul nome dell’ex senatrice è stato il capogruppo Alessandro Cretoni, non è difficile capire che i consiglieri su cui punta il dito sono Petrini e Militoni.
Con i giovani – Ora per Panfili, che ha sottolineato di aver condiviso in questi ultimi anni molte delle battaglie fatte da Rinnovamento in consiglio comunale, si apre una strada nuova, in cui saranno coinvolti anche i ragazzi della Giovane Italia, da tempo legati politicamente al consigliere provinciale. “Non ci interessa al momento credere in un particolare simbolo – ha detto ieri uno dei referenti Marco Argenti – ma nelle persone, e crediamo che Giampiero Panfili e Fabrizio Cardarelli, che ci hanno sempre ascoltato in questi anni di attivismo, siano quelle adatte a scardinare la vecchia politica e risollevare le sorti di Spoleto”.
Qualità delle persone – Più o meno quello che sembra avere in mente il professore, secondo cui quello attuale è il momento più alto di disperazione degli spoletini, “e noi dobbiamo essere portatori di un messaggio di solidarietà e di speranza alla città”. Poi, l’affondo alla vecchia politica: “Non dobbiamo aver paura di dire che a Spoleto una certa appartenenza partitica ha sempre garantito una sistemazione. E’ ora di invertire questo trend e puntare sulla qualità delle persone, non sulla loro provenienza partitica”. E’ un fiume in piena Cardarelli, che prosegue: “In questa città è stato costruito il deserto perché troppo spesso hanno prevalso gli interessi personali a quelli della collettività, perché invece di un sano dibattito democratico c'erano sotto gli accordi trasversali e si finiva per spartirsi le poltrone. Solo quando questo trend sarà invertito potremmo dire di esserci liberati della vecchia politica”.
Basta destra e sinistra – Alla dialettica destra-sinistra il professore non crede molto, specie in questa fase. “Abbiamo dialogato e dialogheremo con tutte le forze che dimostrino di avere a cuore le sorti della città”, ha detto, evitando di esprimersi su eventuali alleanze in caso di ballottaggio. Ma ora, con un Panfili in più, la campagna elettorale di Rinnovamento e Spoleto Popolare (l’altra lista a sostegno della candidatura a sindaco di Fabrizio Cardarelli) può partire.
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