I colpi sono avvenuti a Valfabbrica con il favore delle tenebre, trafugati 300 litri di gasolio e utensili per 5000 euro | L'auto abbandonata era poco lontano dal cantiere, indagini a tutto campo per risalire ai responsabili
Un furto di ben 300 litri di gasolio, asportati da alcuni mezzi di lavoro, è avvenuto 48 ore fa all’interno di un cantiere edile, situato lungo un’ansa del fiume Tevere, nelle campagne di Valfabbrica.
Proprio ieri mattina (5 febbraio) gli agenti della Squadra Volante della Polizia, dopo aver sentito il titolare e aver effettuato i primi accertamenti, hanno perlustrato le zone limitrofe in cerca di indizi e tracce utili alle indagini, rinvenendo, un’auto abbandonata in un vicino canale di scolo delle acque.
Per evitare di contaminare eventuali prove utili per l’identificazione degli autori del colpo, gli agenti hanno subito richiesto l’intervento della Polizia Scientifica di Perugia che, giunta sul posto, ha iniziato le prime verifiche sulla vettura.
A poca distanza da quest’ultima in un fosso adiacente il fiume, ben nascosti da numerose canne di bambù, sono stati rinvenuti anche un kit di arnesi atti allo scasso e una motozappa, del valore di circa 3000 euro, risultata rubata in un casolare della zona così come altri utensili per circa 2000 euro.
Anche l’auto, intestata ad un cittadino straniero 53enne, è risultata essere provento di furto ed è stata quindi posta sotto sequestro. All’interno del veicolo gli agenti hanno ritrovato anche una maschera di “Anonymous”, con ogni probabilità utilizzata dai malviventi per travisare la propria identità durante i colpi. Proseguono a tutto campo le indagini degli agenti della Polizia di Stato per risalire all’identità dei componenti della banda.