Fuoco incrociato tra la Mariani e l'amministrazione comunale, salta il Capodanno - Tuttoggi.info

Fuoco incrociato tra la Mariani e l’amministrazione comunale, salta il Capodanno

Claudio Bianchini

Fuoco incrociato tra la Mariani e l’amministrazione comunale, salta il Capodanno

Annullato l’evento a Palazzo Candiotti e tutto il programma culturale | Scintille tra il sindaco e l’ex presidente Confesercenti
Mar, 18/12/2018 - 00:03

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Capodanno non è ancora arrivato ma già scoppiano fuochi d’artificio tra Palazzo Candiotti e Palazzo Comunale: un fuoco incrociato – tanto per restare in tema – che vede da una parte Cristiana Mariani ex presidente Confesercenti e dall’altra il sindaco Nando Mismetti.
La questione, a dirla tutta – e come sottolinea la stessa Mariani, in qualità di direttore artistico dell’associazione ‘Candiotti Secondo Piano’ – non è tanto politica quanto burocratica, ma a cinque mesi dalle elezioni amministrative tutto fa brodo.
Il fatto è che anche quest’anno il Comune di Foligno non ha organizzato nulla ed in centro storico non sono ancora in calendario ‘eventi a Palazzo’ come ad esempio avvenne lo scorso anno.
Gli operatori del settore ristorativo e del’accoglienza si ritrovano così in difficoltà non avendo nulla da proporre oltre lo scoccare della mezzanotte.
Una valida proposta era proprio quella di un Capodanno a Palazzo  Candiotti, evento però annullato dalla stessa Mariani, in rotta di collisione con i competenti uffici comunale.
La scintilla che ha fatto esplodere la polemica è stato il divieto da parte dei funzionari comunali, di far svolgere il concerto del maestro Massimo Santostefano, ‘Omaggio ad Astor Piazzolla’.
Comunicazione arrivata ad appena 24 ore dall’evento – fa sapere Cristiana Mariani – mentre al piano sottostante si stava esibendo un’orchestina swing.
“Gli uffici comunali ci hanno imposto di non fare musica – commenta – mentre nella stessa location sono stati fatti concerti ed esibizioni musicali di varia natura e a piano terra anche eventi di musica elettronica”.
A questo punto, ecco la stoccata: “Riteniamo che non sia un problema di cosa si fa a Palazzo Candiotti, ma di chi lo fa. Cancello tutto il programma culturale previsto a partire dal Capodanno. I tecnici del Comune devono far rispettare le norme ma non possiamo permettergli e permetterci interpretazioni – incalza la Mariani – servono regole chiare e per tutti”.
Da venerdì scorso quindi, porte chiuse al secondo piano di Palazzo Candiotti e la cosa non finisce qui, perchè l’ex presidente di Confesercenti rilancia.
“Impegnerò il mio tempo a controllare che lo stesso metro venga usato per tutti  in tutte le location del Comune, se questo non sarà, denuncerò abusi e violazioni agli uffici competenti”.
“Voglio una città poliedrica, volevano rilanciare Palazzo Candiotti insieme a tante associazioni culturali – sottolinea – ma così non si può andare avanti”.
E dopo un lungo, infuocato week end di polemiche, ecco arrivare la replica ufficiale direttamente da parte del sindaco Mismetti.
“Mi pare veramente fuori luogo la polemica di Cristiana Mariani sull’utilizzo di Palazzo Candiotti – controbatte il primo cittadino – c’è un regolamento da rispettare” ricordanco che il Comune “ha sempre dato la massima disponibilità, in maniera gratuita, a tutte le associazioni per l’utilizzazione di spazi pubblici. Voglio precisare che Palazzo Candiotti, di proprietà comunale, è gestito al primo piano dall’Ente Giostra della Quintana mentre il secondo piano è stato dato in appalto, con l’Auditorium San Domenico e l’Auditorium Santa Caterina, ad un gestore che – tiena a sottolineare il sindaco – si deve attenere ad un capitolato. L’utilizzo di Palazzo Candiotti è molto chiaro. E’ possibile svolgervi mostre, stage, laboratori, residenze artistiche, attività di lavoro di supporto alla convegnistica. E’ possibile diffondere musica – precisa – ma con le dovute autorizzazioni. In ogni caso – tagli corto – Palazzo Candiotti non è dotato dell’agibilità di pubblico spettacolo”.
Finita qui? Ancora no!
“Per quello che ho capito dopo aver chiesto, un regolamento del palazzo non c’è. Il diniego è della dirigente per il pubblico spettacolo per cui il gestore non è autorizzato – replica la Mariani tramite socia – ma non essendoci un regolamento gli altri che chiedono la struttura al Comune fanno musica, è già successo a piano terra, al primo e secondo piano”.
La polemica di fine anno è servita, dalle stanze affrescate è già passata a quelle istituzionali, e chissà che non arrivi nelle aule giudiziarie.
Nella foto il sindaco Mismetti e Cristiana Mariani in una foto di repertorio.

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