L'intervento delle forze israeliane in acque internazionali alla Freedom Flottilla ha suscitato reazioni di sdegno che si sono trasformate in manifestazioni spontanee di protesta e solidarietà in molte città italiane. Uccisi 9 volontari, decine i feriti, sequestrato dall'esercito il resto dei volontari di cui l'ONU ha richiesto l'immediato rilascio e che stanno proprio in queste ore abbandonando le carceri israeliane. Anche a Terni il Cobas ha coordinato un sit-in cittadino, con microfono aperto a tutti coloro che volevano intervenire, a Largo Villa Glori. Nel pomeriggio di ieri si è svolta la protesta, aperta dall'intervento di Luigi Galoppi (Cobas) che ha ricordato come la nave umanitaria sia stata barbaramente accolta da Israele: medicinali, alimenti, giochi e materiale scolastico, sono aiuti che i bambini palestinesi non riceveranno più. Al di là dell'ideologia politica e delle difficili situazioni nell'area d'Israele, l'indignazione per un atto di forza militare contro un'organizzazione pacifista e umanitaria, ha colpito trasversalmente tutta l'Europa. “La partecipazione della città di Terni, nell'ambito dei movimenti di protesta organizzati nelle maggiori città italiane come Roma e Torino, è stata una prova di grande coscienza civile” conclude Galoppi “che ha voluto lasciare una testimonianza contro chi utilizza la violenza nei confronti di obiettivi non militari”.
(Lu.Bir.)