La Giunta Romizi muove i suoi passi per recuperare la frana di Sant’Antonio, quella che, ormai da tempo, blocca il traffico e l’accesso a Perugia sul versante di Ponte Rio e Ponte Felcino, chiudendo, o almeno limitando, poi l’accesso a zone quali viale Orazio Antinori, la galleria Kennedy, Porta Pesa e l’universitaria Via Pascoli. E’ stato infatti approvato, nell’ambito del Piano triennale delle opere pubbliche, il progetto preliminare per la “Stabilizzazione dei movimenti franosi in via Sant’Antonio e il ripristino dello stato dei luoghi”. Il viale Sant’Antonio sarà dunque messo in sicurezza, fino a riaprire la strada al traffico e grazie a un lavoro di consolidamento del terreno.
Frana di Sant’Antonio / Fondi regionali in “alto mare”
Il progetto prevede la realizzazione di una paratia di pali sul margine esterno della carreggiata, che servirà a contrastare il peso del terreno divenuto instabile proprio a causa della frana. Verranno inoltre sostituiti i pozzetti presenti, mentre le acque piovane saranno canalizzate fino a metà scarpata, il tutto per evitare l’erosione del terreno. Per quanto riguarda invece la stabilizzazione della frana di fronte alle mura urbiche (che ha determinato lo smottamento del ciglio stradale per una ventina di metri circa) si prevede anche qui la realizzazione di una serie di pali per confinare e contrastare la spinta del terreno instabile. Verrà inoltre ripristinato il piano viario e saranno regimate le acque piovane, disponendo una serie di pozzetti con tubazione a scarico ai piedi della scarpata in modo da scongiurare il dilavamento. Per la realizzazione del piano occorreranno circa 500mila euro, che in parte saranno stanziati dalla Regione.
Al lavoro dalla prossima estate, dunque, almeno secondo quanto previsto dalla giunta di Palazzo dei Prori.
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