Non c’è proprio pace per la statale 73 bis di Bocca Trabaria, colpita lo scorso marzo da un grave movimento franoso nei pressi del confine umbro-marchigiano, nel Comune di San Giustino.
Dopo il ritrovamento degli ordigni bellici nel cantiere, che ha allungato ancora i tempi di ripristino della strada, in questi giorni è arrivato anche il “no” della Prefettura alla richiesta del sindaco Paolo Fratini di “riaprire la statale a senso unico alternato regolato da impianto semaforico”.
Secondo i responsabili Umbria e Marche di Anas e i dirigenti di Polizia stradale di Pesaro Urbino e Perugia, riunitisi in un summit alla Prefettura del capoluogo umbro la proposta del primo cittadino sangiustinese, “per le condizioni morfologiche rilevate, non consentirebbe la coordinazione in sicurezza dei due sensi di marcia“. Inoltre, si legge nel documento a firma del Prefetto, “non sussistono le condizioni di sicurezza per la riapertura del cantiere stradale al km 16+550“.
Una “sentenza”, quest’ultima, che si traduce in un ulteriore dilatamento dei tempi per le opere di ripristino del tratto franato. Nel corso della riunione, infatti, Anas ha evidenziato che “il permanere della chiusura al transito, unitamente, ad un incremento delle lavorazioni ritenuto possibile dalla direzione lavori, consentirebbe la prosecuzione degli stessi e pertanto si potrebbe ipotizzare, compatibilmente con le condizioni meteo, la riapertura al transito entro aprile 2019“.