Si sono svolti questa mattina i primi accertamenti autoptici disposti dal pm sulla salma del giovane Marco P., lo studente che si è tolto la vita sabato scorso lanciandosi dal ponte della Fonnaia a Massa Martana. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Todi (competente sul Comune di Massa Martana) che stamane hanno sentito altri compagni del ragazzo e, a quanto sembra, anche il preside dell’istituto folignate frequentato da Marco. Allo stato delle indagini sono però ancora inspiegabili i motivi che hanno spinto il ragazzo, che viveva con i genitori nel comune di Giano dell’Umbria, a compiere l’estremo gesto. Nessun problema familiare e anche a scuola sembra non vi fossero poi problemi così insormontabili. “Era un ragazzo bello ed estremamente sensibile” ricorda una vicina “era anche molto riservato”. Chi lo conosceva lo descrive come un “bravissimo ragazzo, molto legato ai genitori, specie alla mamma con la quale condivideva la passione per la montagna”. Guardando il suo profilo facebook, infatti, si possono trovare molte foto scattate durante escursioni e arrampicate. L’intera comunità si è stretta intorno ai familiari distrutti per la grave perdita. Sotto choc anche i suoi compagni di scuola. Con alcuni di loro ha passato la mattinata di sabato scorso – ultimo giorno di scuola – senza però mostrare alcun segno di sofferenza. Quando è salito a bordo della sua auto, gli amici erano tutti convinti che tornasse alla sua abitazione. Marco però aveva già deciso la propria sorte e l’ha comunicata poco prima al suo amico più caro che non è riuscito ad avvertire in tempo familiari e carabinieri.
Non vi è infine ancora certezza sulla data in cui potranno essere celebrati i funerali, che secondo alcuni potrebbe essere fissata per mercoledì prossimo.