Ha parlato già da assessore regionale, Michele Fioroni, intervenendo mercoledì mattina alla prima sessione del forum Esg89 Glocal Economic sulle possibili sinergie tra Umbria e Marche, in corso di svolgimento alla Posta dei Donini di Perugia. Un’occasione di confronto in cui docenti universitari, imprenditori e amministratori pubblici della due regioni hanno parlato delle strategie comuni di sviluppo, partendo dai dati illustrati dal docente di Gestione d’impresa all’Università Politecnica delle Marche, Massimo Marotta.
Fioroni, presente all’incontro in rappresentanza del Comune di Perugia, ha delineato alcune delle strategie in materia economica della neo governatrice umbra Donatella Tesei. “Con la quale ho collaborato alla stesura del programma“, la sua premessa.
E Fioroni ha parlato appunto di azioni che devono riguardare un’area più vasta delle sole due regioni Umbria e Marche. Ma soprattutto ha ribadito quanto detto in campagna elettorale da Donatella Tesei circa il cambio di visione sull’utilizzo dei fondi europei da parte della Regione: “Non si può investire su tutti i settori“. E allora, se si vuole realmente supportare lo sviluppo, occorre fare “scelte coraggiose“, a partire dall’utilizzo dei fondi strutturali. Basta interventi a pioggia con piccoli bandi, come ad esempio sul sostegno all’innovazione.
Gli investimenti strutturali, per Fioroni, devono servire alle imprese di un sistema territoriale a riposizionarsi. Ed ha ricordato come in Umbria solo il 17% del valore aggiunto provenga dal manifatturiero. Dato legato anche al basso livello della produttività, già evidenziato come elemento di debolezza dalla Banca d’Italia. Sul quale intervenire attraverso l’innovazione, le competenze, la managerialità. Aumentando la propensione a produrre brevetti, anche grazie ad un più stretto e funzionale rapporto con l’Università. “Facciamo dell’Umbria una terra di prototipazione” l’idea di Fioroni.
Per il quale, per far ripartire il Pil regionale nel breve periodo, occorre agire sulle leve del commercio e dell’edilizia. Avendo però un approccio di medio periodo per correggere i principali indicatori macroeconomici e consentire in questo modo una crescita solida.
L’altro spunto, più volte indicato da Donatella Tesei in campagna elettorale, è quello di utilizzare i fondi strutturali a garanzia del credito a sostegno degli investimenti delle imprese.
Il tema di giovedì: credito
E la seconda giornata del forum avrà come tema principale proprio le nuove forme di finanziamento delle Pmi. Ad illustrare le nuove possibilità, Giuseppe Rivetti, professore di Diritto tributario e Pianificazione fiscale internazionale all’Università di Macerata. “Cresce l’interesse per le imprese di fonti di finanziamento alternative – spiega Rivetti – rispetto ai tradizionali canali bancari, per limitare gli effetti negativi del cosiddetto credit crunch che grava soprattutto sulle Pmi, in quanto considerate più rischiose rispetto a quelle di grandi dimensioni”.
Qualche cifra di conferma del rapporto di Unimpresa: nel 2018 i prestiti alle Pmi si sono ridotti del 5% rispetto all’anno precedente, con una incidenza maggiore per i debiti a breve termine (-9%). Tra il 2010 e il 2017 i finanziamenti ai distretti sono diminuiti di 57 miliardi. In tale contesto il legislatore ha cercato di ridurre i vincoli civilistici e fiscali, per permettere alle imprese di reperire altrove le necessarie risorse finanziarie, come i fondi di private equity, i mini-bond o il crowdfunding. Il sistema italiano, tuttavia, non ha ancora raggiunto un livello di trasformazione adeguato, anche in ragione di speciali peculiarità delle imprese italiane caratterizzate, in molti casi, da gestioni familiari.
Le alternative? “E’necessario un significativo cambiamento culturale – conclude Rivetti – volto a valorizzare una cultura d’impresa basata su solide competenze organizzative e finanziarie, nonché un miglioramento della qualità complessiva della governance”.
Gli ospiti
All’incontro di giovedì 14 novembre, dal titolo “Pmi di Umbria e Marche e i nuovi modelli di finanziamento”, dalle 10, moderato dal professor Rivetti e Giovanni Giorgetti, Ceo di Esg89, parteciperanno tra gli altri Agostino Baiocco – Co-Founder MARCAP Advisory & Consulting, Ilaria Caporali, presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria, Giuseppe Ghisolfi, Vicepresidente e tesoriere del Gruppo Europeo Casse di Risparmio – ESBG Mauro Guzzini Presidente Esecutivo Gitronica S.p.A., Barbara Pagnoncelli – Remake Festival e Assessore attività produttive Comune di Fabriano.
Workshop
Tra gli altri appuntamenti di giovedì, dalle 14 nella sala Antica Scuderia, “L’Impresa “adattiva”: il modello hub della mobilità”, la riconversione di prodotti, servizi e professionalità per sostenere le esigenze di un mondo fortemente interconnesso e sempre più piccolo, a cura di Marco Rossi di Rossi Ecocar, Luciano Loretti, Francesca Rossi e Massimiliano Sterpineti di K-Digitale. Alle 15, nella Sala degli Stemmi della Posta dei Donini, il panel “5G e innovazione della trasformazione digitale” a cura di Vittorio Innocenti, District Manager TIM, Angelo Guarnaschelli e Massimiliano Putzu, Ceo e direttore vendite di SOGESI Team. Nella sala delle Muse, dalle 15.30, focus sui nuovi protagonisti dell’IT.
Forum pomeridiano con Galliani e Gallone
Ma il Glocal Economic Forum 2019 a Perugia, alle 17.30, sarà anche l’occasione per parlare di sport insieme ad Adriano Galliani, che ha vissuto il successo del Milan e ora è ad dell’Associazione Calcio Monza, Alessandra Gallone, componente della Commissione Vigilanza Rai, Luigi Repace, presidente del Comitato regionale umbro della Figc, Domenico Ignozza, presidente Coni Umbria, Fabio Luna, Presidente Coni Marche, Paolo Cellini, a guida del Comitato regionale marchigiano della FICG, il giornalista Francesco Bircolotti e Giovanni Ciampaglia, direttore Marketing Arena Italia Spa.