Francesco Balucani
La Festa di Scienza e Filosofia ha ormai compiuto tre anni, ripresentandosi dinanzi al pubblico folignate con una nuova, rinnovata e più sgargiante veste. Sessantuno conferenze, eventi collaterali, esperienze laboratoriali, presentazioni editoriali e concorsi si alterneranno nel corso delle prossime novantadue ore, scandite dal binomio scienza e società, tema fondante dell’intero progetto culturale. Una galassia di implicazioni caratterizza due termini tanto interconnessi quanto discussi. La società – locuzione che inevitabilmente limita le sfaccettature dell’entità che intende rappresentare – ha storicamente avuto un rapporto di amore e odio nei confronti della scienza, quella “frontiera senza fine”, per usare le parole di Vannevar Bush, piena di imprevedibili casualità e contraddizioni, fonte di continuo sviluppo e cambiamento. La scienza modifica il modo di produrre, di lavorare, di muoverci, di acquistare, di modificare e, in definitiva, di vivere e pensare.
L'apertura – Alle ore cinque di ieri pomeriggio, presso la Sala Rossa di Palazzo Trinci, si è tenuto l’incontro di apertura, che ha ufficialmente dato il via alla Festa. Con un tocco di creatività letteraria, l’evento è stato introdotto dalla lettura di un canto dantesco – quarto canto dell’Inferno – nel quale il sommo poeta racconta non senza stupore e curiosità la vista del limbo, dove risiedono le anime di coloro che, sebbene senza peccato, non hanno avuto modo di conoscere la parola di Dio e venire battezzati in vita. Gli “Spiriti Magni”, con occhi “tardi e gravi”, vengono quindi accomunati alle tante eminenze che arricchiranno la città umbra in questi quattro giorni dedicati alla riflessione scientifica. La declamazione ha visto protagonista il professor Enrico Sciamanna. Molte le autorità presenti all’evento, a partire da Nando Mismetti, primo cittadino di Foligno. “Investire nella conoscenza e nella cultura scientifica – ha affermato Mismetti – è un’assoluta priorità.” Presenti, tra gli altri, Vladimiro Boccali, Sindaco di Perugia, Vincenzo Riommi, Assessore Regionale e Pietro Greco, celebre giornalista scientifico e cofondatore della Citta della Scienza di Napoli, recentemente distrutta da un incendio di natura dolosa.
Scienza e Società – Pierluigi Mingarelli, Direttore del laboratorio sperimentale di Foligno, ha lungamente descritto le dinamiche della Festa, presentando costanti e variabili di un programma prominente. “Vorremmo analizzare la scienza in relazione ai cambiamenti radicali che le sue scoperte hanno comportato per l’uomo, la scienza che ha permesso di conoscere l’Universo e i componenti fondamentali della Materia, che ha messo a disposizione scoperte circa la nascita, la vita e la morte cellulare, che ha reso possibile cure per malattie tradizionalmente considerate incurabili, quella scienza che è motore dello sviluppo e della competizione economica. Con la medesima attenzione vorremmo soffermarci sui grandi dilemmi etici che le materie scientifiche talvolta generano: cambiamenti climatici, organismi geneticamente modificati, cellule staminali, inizio e fine della vita, nanoscienze e nanotecnologie, armi biologiche, uso degli animali negli esperimenti, energia nucleare, difesa dell’ambiente, implicazioni della genetica e delle neuroscienze sulla salute umana, contraddizioni dell’industria farmaceutica e altro ancora. Attraverso l’esame di tali dilemmi, ci rivolgiamo al futuro con rinnovato ottimismo.”
L’edizione 2013 presenta l’articolazione degli ambiti culturali in quattro grandi aree scientifiche e filosofiche: La Fisica del XXI° secolo, con particolare riferimento alla fisica della particelle, La Vita, intesa come complesso delle acquisizioni e delle scoperte relative alla genetica e alla nuova medicina, alla difficoltà della cura di alcune malattie, al modo di funzionare del cervello, La Matematica, presente, malgrado la sostanziale ignoranza che permea la disciplina, nella vita di tutti i giorni e La Scienza in rapporto alla Società, ambito che mirerà alla riflessione circa la qualità della divulgazione scientifica, l’unicità o la duplicità della cultura e la sostenibilità dello sviluppo.
Molte sono le conferenze di rilevante importanza prevista in data odierna. Le ore mattutine sono dedicate alla divulgazione scolastica, mentre nel pomeriggio gli incontri saranno aperti a tutti. Riportiamo il programma di oggi nella sua interezza:
– ore 16.00, Sala Conferenze Casse dell’Umbria, Piero Bianucci – Creativi si diventa – area tematica Scienza e Società
– ore 16.00, Aula Didattica di Palazzo Trinci, Giuseppe Macino – Siamo determinati dal genoma o dall’epigenoma? – area tematica Vita
– ore 16.30, Sala Fittajoli del Palazzo Comunale, M. Concetta Morrone – Spazio, tempo e numero nel cervello – area tematica Vita
– ore 17.00, Sala Rossa di Palazzo Trinci , Paolo Prodi – Il mito della rivoluzione nel tramonto della modernità – area tematica Scienza e Società
– ore 17.30, Sala Conferenze Casse dell’Umbria, Claudio Bartocci – Matematica e Letteratura nel ‘900 – area tematica Matematica
– ore 17.30, Salone d’Onore Palazzo Orfini, Corrado Senigaglia – Il cervello sociale – area tematica Scienza e Società
– ore 18.00, Sala Rossa di Palazzo Trinci, James Moore – Perché le teorie darwiniane sono lontane anni luce (traduzione simultanea) – area tematica Vita
– ore 18.30, Auditorium San Domenico, Guido Tonelli – La scoperta del bosone di Higgs al LHC ed il suo impatto sulla visione dell’Universo – area tematica Fisica del XXI° secolo
– ore 19.00, Salone d’Onore di Palazzo Orfini, Giorgio Vallortigara – Il bello e le bestie. Percezione, cognizione e senso estetico nel mondo degli animali – area tematica Vita
– ore 19.00, Sala Conferenze Casse dell’Umbria, Paolo Zellini – Ordinare il mondo con gli algoritmi – area tematica Matematica
– ore 21.00, Sala Rossa di Palazzo Trinci, Giulio Giorello – Matematica e libertà – area tematica Matematica