Da.Bac.
Quella appena finita è stata un’edizione della Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello tormentata da dolore e tristezza, per la scomparsa dell’allevatore toscano Fabrizio Bertini, ma anche segnata dallo sdegno per il furto del piccolo Charlie. Oltre a tutto questo è stata anche, fortunatamente, un’edizione vissuta con una forte passione per il cavallo, da parte di tutte le migliaia di persone che vi hanno partecipato.
L’evento, mai come quest’anno, ha visto alternarsi stati d’animo completamente opposti. Nonostante tutto la manifestazione equestre, con i suoi 800 cavalli e le migliori rassegne nazionali e internazionali, ha confermato di essere un punto di riferimento in Italia per il mondo del cavallo.
Angelo Capecci, presidente dell’Associazione Mostra del Cavallo ha dichiarato: “Nonostante le vicende tristi che hanno, purtroppo, caratterizzato questa edizione e rispetto alle quali rinnoviamo la nostra vicinanza a chi ne è stato protagonista, siamo soddisfatti di come il nostro evento, in un contesto economico difficile, abbia ancora una volta saputo catalizzare le migliori esperienze del settore e accogliere un numero davvero elevato di appassionati del cavallo”.
I riscontri numerici sulle presenze hanno confermato la tenuta della Mostra rispetto agli ultimi anni, anche se la quota storica di 40 mila visitatori non è stata raggiunta, seppur di poco. Visto il momento di crisi, un calo di presenze era comunque stato preventivato dagli organizzatori, anche se le giornate di sabato e domenica mattina hanno presentato un notevole afflusso di persone.
Per il resto la qualità dell’offerta del programma ha mantenuto i livelli di sempre. Soprattutto il Galà equestre, quest’anno, ha visto il tutto esaurito nelle ultime due serate con quasi 4 mila spettatori. Hanno entusiasmato il pubblico anche lo show intitolato “Cavallo, il sogno di volare”, le rievocazioni medievali e le rappresentazioni storiche.
Di grande valore e premiate da una grande presenza di pubblico sono state le competizioni principali della manifestazione, con i migliori esemplari delle razze più pregiate: il Trofeo delle Regioni di Monta da Lavoro della FITEREC-ANTE, il prestigioso Show Internazionale “B” ECAHO-ANICA e le gare montate del Purosangue Arabo, le gare di salto a ostacoli e morfologia con gli esemplari del Sella Italiano.
Molto apprezzati sono stati anche gli stand espositivi della Mostra con le proposte di qualità selezionate da “Cose in Umbria” e il Consorzio Valtiberina Produce.
In questo contesto, grande successo ha avuto il premio intitolato “Il cavallo nell’artigianato d’arte” che, tra i 30 artisti partecipanti, ha visto imporsi nella categoria “creatività” il marscianese Ermanno Buschi con il suo “Don Chisciotte”; nella categoria “innovazione” Annarita Sensi dell’ Accademia Punto Assisi con il suo “Cuscino con cavallo rampante ricamato”; nella categoria “ricerca” la Sermat di Deruta con una “scacchiera in ceramica e legno”.
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