Verrebbe quasi da dire “finchè la barca va lasciala andare”…soprattutto se quella barca è riuscitare a superare indenne persino l’insidioso scoglio del bilancio comunale contro la quale rischiava di schiantarsi, piena di numerose e profonde falle.
E così, nonostante acque in tempesta, fulmini a ciel sereno, ammutinamenti e qualcuno sempre pronto a remare contro, il capitano Mismetti è riuscito a passare la buriana, ma la navigazione è ancora lunga – almeno altri due anni e mezzo – prima di arrivare in porto, e sarà dura finire la traversata della legislatura navigando a vista.
Sino ad ora la barca è andata, Mismetti resta saldamente al timone ed ha evitato che il posto di comando gli venisse ‘scippato’ dal Commissario Prefettizio, ma adesso il gioco si fa duro davvero, e tanto per restare in termini marinari, il sindaco dovrà ritrovare la bussola e chiarire bene dove vuole andare, ma soprattutto con quali e quanti compagni di navigazione.
Le nubi all’orizzonte ci sono eccome: il piddino Moreno Finamonti è ormai ‘desaparecido’ da tempo, sempre assente giustificato ai fini del regolamento questo è vero, ma di fatto il suo scranno è rimasto vuoto così come assente è stato il suo sopporto.
Lorenzo Schiarea, capogruppo del Movimento per Foligno, lista civica centrista di ‘ispirazione ronconiana’, ha rimesso nelle mani del sindaco le deleghe ai Fondi Europei ed alla Partecipazione, come a dire ‘ti riconsegno i contentini’ e – per dirla tutta – non è che si trattasse di deleghe ‘consistenti’…
Roberto Ciancaleoni, capogruppo dei Riformisti viene un giorni sì e l’altro pure scaricato dal suo (ex) partito, ogni tanto qualche esponente socialista a vario livello, invia comunicati stampa per sottolineare come il suo agire sia da considerarsi a titolo personale.
E poi c’è Elio Graziosi, che stufo di fare il garante della maggioranza si è ritiraro nel suo Gruppo Misto e si è sfilato dalla coalizione di governo cittadino.
Solo dodici consiglieri sono rimasti ‘fedeli’ al sindaco Mismetti, anche se Lorella Trombettoni e Michela Matarazzi non esitano a nascondere qualche ‘mal di pancia’.
Come uscire da questa situazione? Mismetti è stato chiaro: ‘sono aperti tutti gli scenari’.
Rimpasto di giunta? Apertura verso sinistra? Ammiccamenti ad un’opposizione ‘responsabile’ e ‘collaborativa’ come – non a caso – sta avvenendo sulla vicenda ex Zuccherificio? Minaccia di dimissioni? Tutto è possibile, specialmente in politica, specialmente in crisi politica…
Intanto, passata la tempesta, il sindaco Mismetti torna a parlare ufficialmente attraverso una nota stampa.
“Foligno ha tante sfide da affrontare in un momento delicato ma è irresponsabile pensare che il ritorno alle urne sia la soluzione più funzionale alle esigenze della città”.
Lo afferma in una nota il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, sottolineando che “è importante che ci sia stata la risposta, con il voto sul bilancio di previsione, dei consiglieri di maggioranza che hanno mostrato un alto senso di responsabilità. Il mio impegno è quello di costruire le condizioni per andare avanti nei prossimi tre anni per affrontare e risolvere le diverse questioni. Occorre, però, una maggioranza solida, coesa, convinta di lavorare al massimo per il bene della città. E’ indubbio che le difficoltà ci siano ma ci vuole la disponibilità per proseguire in questo percorso. La città, dopo un’importante opera di riqualificazione che si è svolta in questi anni, sta vivendo un momento importante con il consolidamento di eventi di rilievo nazionale. Con le opportunità, fornite dai fondi europei, si può guardare al futuro per una Foligno sempre più moderna e al passo con i tempi. Colgo l’occasione per ringraziare ancora i 12 consiglieri di maggioranza che hanno consentito di approvare il bilancio. Nei prossimi giorni verificherò le condizioni per proseguire l’attività”.