Avevano un regolare contratto, con i datori di lavoro che gli versavano anche i contributi, ma loro non dichiaravano nulla al fisco. Sono 20 le badanti “fantasma” scoperte dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Terni ed in particolare dai finanzieri della tenenza di Orvieto.
L’operazione, denominata appunto “badanti fantasma”, è nata sulla scorta dei dati contenuti in un’apposita analisi di rischio elaborata dal Comando regionale Umbria delle fiamme gialle. Le collaboratrici domestiche erano totalmente sconosciute al Fisco, per un ammontare complessivo di oltre 1 milione di euro di redditi non dichiarati.
Nello specifico, i controlli effettuati da inizio anno dai militari della Tenenza di Orvieto, con riferimento agli anni d’imposta dal 2013 al 2017, hanno permesso di constatare una diffusa e consistente evasione in materia di imposte sui redditi da parte di numerose lavoratrici, che svolgevano assistenza a persone anziane o assicuravano prestazioni quali colf, tutte di nazionalità straniera e provenienti principalmente da Paesi come la Moldavia, l’Ucraina e la Romania.
In particolare, i finanzieri, sulla base delle informazioni scaturenti dalle banche dati in uso al Corpo e dei riscontri eseguiti “in loco”, hanno accertato che le menzionate collaboratrici domestiche, assunte con regolare contratto di lavoro, avevano “dimenticato” di presentare la relativa dichiarazione dei redditi al Fisco italiano, pur avendo percepito dai propri datori di lavoro compensi annui superiori a quelli previsti per tale obbligo.
Le Fiamme Gialle orvietane hanno riscontrato, altresì, che le badanti, da anni residenti in Italia, risultano aver maturato una posizione contributiva ai fini pensionistici ed hanno usufruito di prestazioni mediche assicurate dal servizio sanitario nazionale in maniera indebitamente gratuita, visto il loro stato di dichiarata “nullatenenza”. Le predette posizioni sono state segnalate al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, al fine di effettuare il recupero a tassazione di quanto percepito dalle citate cittadine straniere ed infine sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare se le cittadine straniere in questione hanno usufruito di ulteriori prestazioni a carico del bilancio nazionale e degli enti locali.
L’operazione di servizio odierna sottolinea ancora una volta l’insostituibile ruolo svolto dalle Fiamme Gialle in materia di polizia economico – finanziaria a tutela dei contribuenti onesti, rispettosi degli obblighi dichiarativi previsti dalla vigente normativa.