Fiera Spoleto, boom di presenze in viale Trento e Trieste. Ok la nuova location ma con qualche ombra – foto TO® - Tuttoggi.info

Fiera Spoleto, boom di presenze in viale Trento e Trieste. Ok la nuova location ma con qualche ombra – foto TO®

Redazione

Fiera Spoleto, boom di presenze in viale Trento e Trieste. Ok la nuova location ma con qualche ombra – foto TO®

Lun, 10/09/2012 - 08:11

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Jacopo Brugalossi

Battesimo del fuoco superato per la nuova Fiera di Loreto, almeno dal punto di vista delle presenze. Complici anche la concomitanza con il finesettimana e lo strascico d’estate concesso dal meteo, viale Trento e Trieste è stato preso letteralmente d’assalto dagli spoletini, dalla mattina presto fino a serata inoltrata, quando con la maggior parte delle bancarelle chiuse i veri protagonisti diventavano i venditori di cibarie e bevande. Le polemiche che hanno fatto da preludio alla due giorni, comunque, non sono evaporate magicamente. Vediamo.

Nuova disposizione – Da piazza Garibaldi al viale della Stazione si registra una sostanziale soddisfazione da parte dei venditori ambulanti circa la nuova disposizione del “serpentone”. La sede stradale più larga e un percorso completamente pianeggiante agevolano il passeggio, anche da parte di anziani e famiglie con carrozzine al seguito e, per usare le parole di un venditore, “rendono tutta la fiera più ariosa”. In tanti sono pronti a scommettere che quest’anno “gira più gente che negli anni scorsi”, anche se ciò non si traduce automaticamente in un aumento delle vendite.

La crisi si sente – Ecco il rovescio della medaglia. “La crisi si sente eccome”, ammettono diversi venditori. Dai prodotti per la casa, all’abbigliamento, alle calzature, alla pelletteria il destino comune dei mercatari è una contrazione del volume degli affari. “La gente gira anche più del solito, il problema è che non compra”, dice a Tuttoggi.info un venditore di borse e borselli. Ma mentre per alcuni i minori incassi sono colpa esclusivamente della crisi economica – “non possiamo farci nulla, dobbiamo solo andare avanti” dice un venditore di oggetti per la casa – altri li imputano, almeno in parte, a degli evidenti errori logistici nella nuova disposizione della fiera.

Gli “emarginati” – Sono in molti ad invocare una maggiore continuità logica del serpentone delle bancarelle, specie chi non ha ottenuto la piazzola lungo il viale e si è dovuto accomodare all’interno del parcheggio sotto la chiesa di Santa Rita o in via Fratelli Cervi. “Sarebbe stato meglio sviluppare la fiera lungo un unico viale piuttosto che includere delle traverse che alcune persone ignorano completamente”, lamenta più di un ambulante (questa ipotesi era in realtà non percorribile per problemi di sicurezza, ndr). Qualche protesta giunge anche da Piazza Garibaldi, che se fino allo scorso anno rappresentava l’inizio o la fine naturale del percorso quest’anno sembra più un corpo estraneo. La situazione più eclatante però, riguarda il parcheggio della Scuola di Polizia, dove ieri mattina alcuni ambulanti sono arrivati e subito ripartiti senza neanche montare, nonostante avessero pagato in anticipo l’occupazione del suolo. E i pochissimi che sono rimasti non sono certo di buon umore. “Come potrei essere soddisfatto del posto che mi hanno assegnato – dice un signore che vende prodotti per la pulizia dei vetri – siamo addirittura nella terza traversa, la gente non ha voglia di scendere fino a qui”.

No ai settori – La suddivisione delle bancarelle per settori merceologici e l’altra nota stonata che i mercatari più “periferici” lamentano. “Solo a Spoleto la fiera viene impostata ancora con questo criterio – afferma un venditore di utensili per la cucina che da 50 anni fa questo lavoro -. E’ una situazione controproducente per noi poiché alcune persone che ci ignorano del tutto potrebbero invece fermarsi alle nostre bancarelle se fossero insieme con le altre. Senza contare – conclude – che questo criterio costringe ambulanti con 50 anni di anzianità alla fiera di Spoleto a lasciare i posti più centrali ad altri che vengono da 10-15 anni”.

Tradizione o funzionalità – La nuova fiera di Spoleto conclude il suo anno-zero con diverse luci ma anche qualche ombra, dunque. E le opinioni degli spoletini non contribuiscono certo a far pendere la bilancia dall’una o dall’altra parte. Se tanti si pronunciano a favore della nuova location – “si passeggia meglio”, “è più funzionale anche per i parcheggi”, “non ci sono gli ingorghi che c’erano in via Interna delle Mura dove un solo passeggino bloccava la gente per svariati minuti” – altri rimangono troppo legati alla tradizione per mandar giù il cambiamento e sentenziano: “Ormai non ha più alcun senso chiamarla Fiera di Loreto”. E’ l’eterna lotta tra tradizione e innovazione, nell’attesa che l’edizione 2013 fughi ogni dubbio.

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