Elisa Panetto

Anche quest’anno, specificatamente mercoledì 14 e giovedì 15 settembre, si è svolta, come ormai da tradizione, la Fiera settembrina di Santo Manno. Con una sostanziale ed evidente novità: la presenza di bancarelle e banchi – quasi 150 e non 29 (numero dei soli mezzi motorizzati) come erroneamente comunicato – all’interno del centro storico di Foligno, vent’anni dopo l’ultima edizione tra le vie della città. È così che, oltre alle circa 190 installazioni presenti negli spazi antistanti gli impianti sportivi di Santo Pietro, gli abitanti della città della Quintana hanno potuto passeggiare tra quelle situate in Piazza San Domenico, via Mazzini, via Benedetto Cairoli, Piazza San Francesco, Corso Cavour, Largo Carducci, Piazza Faloci Pulignani, via Garibaldi e Corte di Palazzo Trinci, osservando ed acquistando prodotti dagli operatori dell’antiquariato – gli stessi dell’appuntamento mensile “Mercanti in Piazza” che si svolge in città ogni secondo sabato del mese – e dell’artigianato (a Palazzo Trinci, oltre ad esporre, gli artigiani producevano), ma anche articoli che andavano dalla frutta secca ai vimini, dalla ferramenta all’artigianato multietnico, dai libri (praticamente scomparsi nelle ultime edizioni del Santo Pietro) ai dischi in vinile, dalle chincaglierie alle collane e agli oggetti fatti a mano, dai tradizionali prodotti della gastronomia locale agli articoli da regalo e alla bigiotteria, accompagnati anche per questa edizione dai produttori diretti con prodotti che fanno parte delle caratteristiche eccellenze del territorio. Ma anche gli esercenti del centro storico avevano il proprio banco per presentare, a prezzi scontati, i propri articoli. Moltissime sono state infatti le richieste di adesione che, oltre ad ambulanti, artigiani e, appunto, negozianti cittadini, hanno visto l’arrivo in città di espositori provenienti da tutta Italia: oltre la metà dei partecipanti, infatti, veniva da fuori regione, in particolare da Emilia Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Marche e addirittura dall’isola della Sardegna.
A “vigilare” sui banchi muovendosi in bicicletta, Joseph Flagiello, assessore al commercio del Comune di Foligno. “Sommando i 150 del centro storico ed i 190 del Santo Pietro, sono quasi 350, ma probabilmente anche di più, gli operatori del commercio che hanno partecipato alla Fiera di Santo Manno, riportando Foligno al centro dei grandi eventi legati al commercio” ha affermato l’assessore a TuttOggi.info. “Mercoledì pomeriggio c’è stata pioggia, mentre ieri è stata una giornata bellissima grazie ad un tempo eccezionale, che ha aiutato a rendere alcune vie stracolme ed altre piene di gente. L’impressione avuta è che i folignati vogliono riappropriarsi del centro storico e sentono il bisogno di vivere la città” ha continuato. “È stata un’edizione molto bella – ha aggiunto Flagiello – che ovviamente andrà migliorata. L’evento è complesso: un conto è portare 190 operatori nei parcheggi del Santo Pietro ed un’altra è portarne 150 nelle vie del centro storico di Foligno. Per questo abbiamo anche cercato persone diverse rispetto al classico ambulante con il camion. Elemento importante della fiera in centro storico è stata infatti l’offerta di merceologia diversa rispetto a quella del Santo Pietro. I venditori del centro storico avevano tutte altre cose. L’obiettivo è dunque quello di portare altri operatori per fare una fiera nuova, ma anche quello di migliorare la convivenza coi lavori di pavimentazione. Non sempre è facile, ma per le prossime edizioni provvederemo ad occupare altre vie che diventeranno libere, cercheremo di allargarci sempre di più per consolidare, migliorare ed ampliare l’evento. Non si sono comunque registrati grossi disagi e dove ce ne sono stati ce ne scusiamo. Devo ringraziare i commercianti per la partecipazione con esposizioni come solo i commercianti sanno fare, le associazioni di categoria per la loro grande collaborazione ed il loro apporto preziosissimo ed i vigili urbani per la disponibilità e la partecipazione nell’aver mantenuto il controllo, l’ordine e la sicurezza nonostante la complessità dell’organizzazione in un evento straordinario”.

Non resta ora che attendere gennaio per rivivere e amplificare l’evento con la Fiera di San Feliciano.

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