“Sono stati quattro giorni intensi, emozionanti e dal profondo significato, con incontri ad ogni livello di carattere istituzionale, commerciale e religioso. La presenza della fiaccola benedettina lascerà il segno e preannuncia nuove iniziative in terra Magiara”.
Il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, traccia un bilancio delle iniziative legate al cammino della fiaccola benedettina Pro Pace et Europa Una, che quest’anno ha raggiunto Budapest, in Ungheria.
A concludere la missione estera è stata la solenne celebrazione eucaristica domenica 1 marzo nella Basilica di Santo Stefano, patrono principale di Budapest. A concelebrarls il Cardinale Metropolita di Esztergom – Budapest e primate di Ungheria, Pèter Erdo, e il nunzio apostolico, S.E. Mons. Michael A. Blume. Ad animare la celebrazione, il Coro San Benedetto Città di Norcia.
“Le tre delegazioni di Norcia, Subiaco e Cassino hanno avuto la possibilità di avere incontri importantissimi sia come portatori del messaggio di San Benedetto che come promozione dei territori” ricorda il Sindaco. Di particolare importanza il ricevimento avvenuto all’Ambasciata Italiana, ospiti dell’ambasciatore italiano a Budapest, S.E. Massimo Rustico, dove erano presenti anche altri ambasciatori. Vale a dire: Tibor Bial, Repubblica Ceca; Pericles D. Stivaros, Cipro; Ashraf Elmoafi, Egitto; Yacov Hadas-Handelsman, Israele; Iain Ferrier Lindsay, UK; Efthymios Pantzopoulos, Grecia, oltre che al capo della Diplomazia di Erdogan.
“Abbiamo ricevuto una grande accoglienza da parte delle Istituzione e dall’Ambasciatore S.E. Rustico che ci ha consentito di presentare anche ad altri colleghi, dimostrando grande attenzione nei confronti dei nostri territori e all’attualità del messaggio benedettino” prosegue Alemanno.
“Questo è stato ribadito anche dall’ On. Loric Nacsa, Presidente della Democrazia Cristiana, il principale gruppo parlamentare che sostiene il parlamento nonché vice presidente del gruppo dei Parlamentari amici dell’ Italia. Nei confronti della nostra missione – dice ancora – sono state spese parole importanti, come già avvenuto nelle scorse edizioni in altre sedi istituzionali europee: c’è bisogno di radici solide e profonde per la nuova Europa, da ricercare nel messaggio benedettino e all’opera dei suoi monaci”.
“Nel Monastero di Pannhonalma – ricorda – sono state accese e benedette quattro lampade che raggiungeranno altrettanti monasteri dell’Ungheria cosi che il 21 marzo, giorno della festa di San Benedetto, possa risplendere un’unica luce che irradi l’Europa”.
Alemanno ringrazia poi l’Istituto di Cultura Italiana ed il direttore Gian Luca Borghese, la Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria ed il Presidente Francesco Mari, l’Enit e quanti si sono messi a disposizione per la promozione del brand ‘Terre di San Benedetto’, consentendo di prendere contatti con imprenditori e produttori sia dell’agroalimentare che del turismo.