Maria Angela Bacchettoni
Il genio di Nino Rota ed il talento straordinario del flautista Andrea Griminelli si incontrano per dare vita ad uno spettacolo emozionante e raffinato. Ieri il Teatro Nuovo di Spoleto era gremito per la Prima nazionale di “Griminelli plays Nino Rota”, un tributo al grande compositore milanese, in occasione del centenario della sua nascita. Sul palco, insieme a Griminelli, musicisti di altissimo livello: Stefano Nanni, al pianoforte e fisarmonica, Luciano Zadro alla chitarra e mandolino, Stefano Travaglini al contrabbasso e basso, Gianluca Nanni alla batteria e percussioni.
Apre il concerto la Fantasia tratta dalla colonna sonora de “La strada”, celebre film di Federico Fellini, del 1954. Alle spalle degli artisti scorrono, proiettate su uno schermo cinematografico, le immagini di Giulietta Masina ed Anthony Quinn sapientemente rielaborate dalla visual artist Elisa Seravalli. Si prosegue con le musiche di “Romeo e Giulietta”, di Franco Zeffirelli. Un'interpretazione da brivido che ha fatto luccicare gli occhi anche agli spettatori più difficili. Seguono brani tratti da “Il Gattopardo”, “8 12”, “La dolce vita”, “Amarcord”, “I Vitelloni” ed altri capolavori del grande cinema italiano ed internazionale. Entusiasmo fin dalle prime note, soprattutto fra i molti spettatori stranieri presenti in sala, per il celeberrimo de “Il Padrino”, di Francis Ford Coppola, e per la Fantasia tratta dalla colonna sonora del secondo film della stessa trilogia. Sullo schermo un collage di indimenticabili scene con Marlon Brando, Al Pacino e Robert De Niro.
Il lavoro di Nino Rota ha accompagnato la nascita della cinematografia italiana del secondo dopoguerra, che ha reso celebre il nostro paese nel mondo. L'amicizia con Federico Fellini, durata trent'anni, ha sancito un connubio artistico fra i più fruttuosi ed esaltanti della storia del cinema. Il suo talento è stato riconosciuto anche attraverso il conferimento di prestigiosi riconoscimenti internazionali come l'Oscar per la pluripremiata colonna sonora de “Il Padrino” ed il David di Donatello per “Il Casanova” di Fellini.
Spoleto, in particolare il Festival dei Due Mondi, è un ambito particolarmente significativo per rendere omaggio continua la lettura e scopri la photogallery
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