Tutte le Arti in scena nell’ultima settimana del Festival: per il teatro DISCOVER LOVE con il Belarus Free Theatre, 4.48 PSYCHOSIS di Sarah Kane e QUAI OUEST di Bernard-Marie Koltès, per la danza la PAUL TAYLOR DANCE COMPANY, fra teatro e musica KING SIZE di Christoph Marthaler e, fra gli eventi, la conversazione di Corrado Augias con Giovanni C. F. Villa sugli ENIGMI DELLA SISTINA e la retrospettiva DE SICA IERI, OGGI, PER SEMPRE
Ricca e diversificata la terza settimana della 57a edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto diretto da Giorgio Ferrara, uno dei maggiori eventi culturali internazionali che ospita l’eccellenza artistica dai palcoscenici di tutto il mondo e in tutti i settori delle performing arts.
Da ieri al Teatro San Nicolò, con ultima replica oggi alle 17.00, Discover Love con il Belarus Free Theatre, uno dei gruppi più interessanti e impegnati del panorama artistico europeo, vincitore di numerosi riconoscimenti e premi. La storia personale di Irina Krasovskaya si intreccia con altre simili di donne in Asia, America del Sud e America Latina che si sono viste portare via, uccidere o arrestare, per ragioni politiche, mariti, mogli, madri o sorelle.
Da questa sera, giovedì 10 luglio alle ore 21, domani 11 alle 21.30 e fino a sabato 12 alle ore 21.00 è in scena a San Salvatore 4.48 Psychosis – Sinfonia per uno strumento solo di Sarah Kane con Micaela Esdra e la regia di Walter Pagliaro. Un gesto di fiducia e di complicità nei confronti del teatro e al tempo stesso un grido di rabbia contro il mondo.
Venerdì 11 luglio debutta al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti Quai Ouest- Approdo di Ponente di Bernard-Marie Koltès con la regia di Paolo Magelli. Un grande, graffiante, tragico affresco che annuncia inequivocabilmente la fine della nostra cultura e della nostra civiltà.
Al Teatro Romano, la Paul Taylor Dance Company, nell’ambito del suo “2014 Diamond Anniversary Tour”, celebra il 60° anniversario della carriera creativa di Paul Taylor, da molti considerato il più grande coreografo vivente, fondatore e icona dominante della modern dance americana. La compagnia presenta due diversi programmi per le serate di venerdì 11 e sabato 12 luglio alle ore 21.15. Il primo appuntamento si apre con Airs, perfetta armonia di danza e di musica. A seguire American Dreamer, una evocazione dell’America del XIX secolo, e Piazzolla Caldera, lo sguardo di Paul Taylor al cuore del tango. Una coreografia che sarà ripresa anche sabato 12 e a cui si aggiungono Mercuric Tidings, una danza che “crea musica visiva” rispecchiando l’essenza del complesso capolavoro di Schubert, e Dust, creazione del 1977 che lo stesso Paul Taylor ha definito come “un’ode a quella umanità colpita da afflizioni”.
Ancora sabato 12 luglio alle 18.00 al Teatro San Nicolò, debutta King Size – Variazioni enarmoniche, con la regia di Christoph Marthaler in scena anche sabato 13 alle 17.30: in una stanza d’albergo una coppia sta cercando di dormire mentre scopre che i propri sogni e il proprio letto sono entrambi troppo grandi… Uno spettacolo che unisce le note di Schumann e Dowland, di Wagner e di Mozart alla musica di The Kinks e dei Jackson Five.
Fra gli Eventi del Festival due importanti appuntamenti: questa sera alle ore 21.00 in Piazza Duomo Enigmi della Sistina – Una conversazione con lo scrittore Corrado Augias e lo storico dell’arte Giovanni C. F. Villa che, accompagnandosi con la proiezione su grande schermo dei dettagli più affascinanti, mostreranno i tesori e le infinite micro-storie che gli affreschi di quello straordinario ambiente contengono. Per alcuni sarà come vedere davvero la Cappella Sistina per la prima volta; domani, venerdì 11, e sabato 12 luglio dalle ore 11.00 fino alle 21.00 saranno le giornate dedicate alla retrospettiva De Sica ieri, oggi, per sempre organizzata dall’Associazione Vittorio De Sica, una rassegna-maratona di 10 film, una tavola rotonda e prestigiose testimonianze a 40 anni dalla scomparsa del grande attore e regista. Durante la due giorni verrà presentato inoltre un soggetto inedito firmato da Vittorio De Sica dal titolo “Mammina” e ritrovato nell’archivio di famiglia.